Everest “sovraffollata” di scalatori: la foto diventa virale. Ma ecco che cosa si rischia
La foto della cima dell’Everest affollata da oltre 300 scalatori in fila uno dietro l’altro, postata tre giorni fa su Instagram è diventata virale. L’alpinista italiano Hervé Barmasse ha pubblicato una foto scattata tre giorni prima sulla cima del Monte Everest, che mostra decine di persone in fila. La foto è stata scattata da Lydia Bradey, alpinista neozelandese e prima donna a salire l’Everest senza ossigeno supplementare, in uno dei giorni con più affollamento di sempre per scalare l’Everest. Negli ultimi giorni, infatti, centinaia di partecipanti alle spedizioni commerciali hanno sfruttato la finestra di bel tempo per provare a raggiungere la cima della montagna, ma il rischio è alto.
Everest, sette scalatori morti
Nell’ultima settimana sono ben sette gli scalatori morti proprio a causa di malori dovuti all’altitudine. Il capo dell’ufficio del turismo nepalese Danduraj Ghimire ha definito “senza senso” le voci secondo le quali tra le cause di morte degli scalatori potrebbe esserci il sovraffollamento della cima e i tempi lunghissimi, fino a due ore di coda, per raggiungere la vetta. Tuttavia secondo gli esperti l’ipotesi non è del tutto infondata. A 8.848 ogni respiro contiene un terzo dell’ossigeno rispetto a quello che si trova al livello del mare. Il corpo umano, inoltre, si deteriora più rapidamente e può sopravvivere solo pochi minuti.