Tumori, test del sangue svela la recidiva del cancro al seno due anni prima
Nuova svolta nella ricerca sui tumori. Un semplice esame del sangue può aiutare a rilevare una recidiva del cancro al seno fino a due anni prima rispetto all’imaging. I pazienti sono quelli con il carcinoma mammario in stadio iniziale. È quanto emerso da una nuova ricerca dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Leicester (Gb), finanziata da Cancer Research UK. L’esame ematico è in grado di rilevare l’89% di tutte le recidive, in media 8,9 mesi più velocemente rispetto alle classiche tecniche tipo mammografia o ecografia. L’esame del sangue si chiama “Signatera” ed è sviluppato dalla società di test genetici Natera. Utilizza una valutazione della malattia molecolare residua minima (Mrd) per rilevare tracce di Dna mutante rilasciato dai tumori, consentendo così una diagnosi precoce di recidiva.
Lo studio è stato pubblicato su Clinical Cancer Research e ha incluso nei test una sezione trasversale di diversi sottotipi di cancro al seno, tra cui quello Her2-positivo e quello triplo negativo. I campioni di sangue sono stati raccolti ogni 6 mesi per un massimo di 4 anni da ciascun paziente e i risultati sono stati correlati con risultati radiografici e clinici.