Il Fmi taglia ancora le stime di crescita dell’Italia: ci aspetta un misero 0,1 %

9 Apr 2019 20:06 - di Redazione

Nuova, consistente sforbiciata nelle previsioni del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) sulla crescita dell’Italia che nel 2019 – secondo quanto scritto nel World Economic Outlook, appena diffuso – dovrebbe attestarsi allo 0,1%, il valore più basso fra tutte le principali economie considerate. Dopo la stima fatta a ottobre scorso di un Pil a +1,0%, a gennaio la previsione era scesa allo 0,6%: oggi il nuovo taglio, mentre resta invariata la previsione per il 2020 di un Pil a +0,9%. Il dato per l’anno in corso sembra condizionato dal ‘trascinamento’ a inizio 2019 della debolezza registrata alla fine dello scorso anno: su base annua, infatti, il Fondo stima un quarto trimestre in crescita dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2018.Alla base del taglio della previsione sull’Italia, spiega l’FMI, la debole domanda interna (stimata in calo dello 0,2%), “mentre i rendimenti dei titoli di Stato rimangono elevati”. Quanto all’inflazione nel nostro Paese è vista in frenata allo 0,8% quest’anno per poi risalire leggermente all’1,2% nel 2020.

Berlusconi: «Sarò lunga riparare i guasti del governo»

Le pessimistiche previsioni del Fi  offrono a Berlusconi l’occasione per un duro giudizio sulla politica economica del governo,  “Il Fondo monetario internazionale conferma ciò che gli italiani hanno compreso già da molti mesi: l’economia italiana ha prima rallentato, poi si è fermata. Non c’è crescita, dunque non c’è lavoro. È l’ennesima dimostrazione che questo governo a trazione Cinquestelle ha sbagliato completamente la sua politica economica. Le misure approvate hanno aumentato il debito pubblico senza creare sviluppo, il Def così come è stato annunciato non scongiura l’aumento dell’Iva e non inverte certo la rotta: ci vorranno anni per riparare a tutti questi errori”.

Commenti

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  • Laura Prosperini 10 Aprile 2019

    Carissimi,
    scegliamo però se dar retta o meno all’Fmi …non solo a gwettone…per quanto mi riguarda non ho affatto stima ne dell’istituzione Fmi ne dei vari suoi manager fino all’apice.
    Per cui non darei affatto retta a ciò che scrivono, sono a braccetto con i mondialisti/speculatori.