Va in pezzi il sistema M5s. Indagato anche l’ad di Acea Donnarumma

23 Mar 2019 16:58 - di Redazione

Nuova tegola sui grillini in Campidoglio. Dopo l’arresto di Marcello De Vito e la notizia che Daniele Frongia è indagato, tremano anche i city manager in quota M5s. Dopo Luca Alfredo Lanzalone, ex presidente di Acea, trema un altro super dirigente del Campidoglio.

L’amministratore delegato di Acea, Stefano Donnarumma, è stato iscritto nel registro degli indagati della procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di Marcello De Vito. 

L’ipotesi di accusa nei confronti di Donnarumma è di corruzione in relazione a due sponsorizzazioni, da 25 mila euro ciascuno, che Acea fece per i concerti di Natale 2017 e 2018 che si svolsero presso l’Auditorium di via della Conciliazione. I pm ipotizzano che dietro questa dazione di denaro ci sia il frutto della corruzione, sulla base di un accertato rapporto di conoscenza tra il manager e De Vito.

Donnarumma, che è stato oggetto di perquisizione, ha fornito la sua versione dei fatti agli inquirenti. In realtà, secondo i suoi legali si sarebbe limitato a dare l’avallo a una spesa, peraltro non significativa, che era stata decisa dall’allora presidente dell’azienda, Luca Lanzalone, finito agli arresti nella prima trance dell’indagine.

Chi è l’amministratore delegato di Acea

Donnarumma è ad di Acea dal maggio 2017 , era già in Acea e ha preso il posto di Alberto Irace. All’atto della nomina veniva dato in quota alla corrente della senatrice Roberta Lombardi, mentre il presidente Lanzalone era definito in quota Raggi. Cinquantadue anni, milanese, padre di tre figli, Donnarumma è laureato in Ingegneria Meccanica. Dal 2007 lavora nel gruppo Acea, dove gestisce la rete elettrica e di Pubblica Illuminazione di Roma, poi nel Gruppo Aeroporti di Roma dove dirige le operazioni degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Quindi il passaggio nel Gruppo A2A  dove si occupa del comparto delle reti del Gruppo in Lombardia: elettricità, gas, ciclo idrico integrato, teleriscaldamento, illuminazione pubblica ed efficienza energetica. Da due anni è ad di Acea.

Lo stipendio dell’ad di Acea

Il suo compenso è stato stabilito dal cda in un fisso pari a 240.000 euro lordi all’anno, oltre ai 26.000 euro come consigliere di amministrazione. Oltre a questo, l’a.d. ha diritto a un compenso variabile annuale, il bonus, legato ai risultati, fino a 230.000 euro annui. Per l’a.d. è previsto un ulteriore incentivo variabile, di medio-lungo periodo, che matura nell’arco di tre anni, fino a un massimo pari al 40% della retribuzione fissa, sarebbe a dire 96.000 euro.

Commenti

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  • Carpino Vince 24 Marzo 2019

    Minchia che trasparenza non se ne salva uno.
    I grillini sono veramente campioni.