E sono tredici. I gilet gialli non si fermano e scatenano la guerriglia a Parigi. Molti i feriti
Gilet gialli, atto XIII. Sarebbero 12.100 i gilet gialli che stanno manifestando oggi in tutta la Francia nel 13esimo sabato di protesta. È quanto affermano i dati del ministero dell’Interno francese relativi però alla situazione solo alle ore 14. A Parigi i manifestanti sono 4mila. Il dato è in calo rispetto alla settimana scorsa quando, alla stessa ora, il ministero dell’Interno aveva registrato 17mila manifestanti in tutto il Paese di cui 10mila soltanto a Parigi. Ma i disordini non sono mancati: un’automobile delle forze di sicurezza è stata incendiata sotto la Tour Eiffel a Parigi nel corso della manifestazione di protesta dei gilet gialli. Lo scrive il sito di Le Figaro, aggiungendo che il celebre monumento è stato chiuso a causa del fumo che arriva al primo piano. Un altro manifestante ha perso mano durante scontri fra gilet gialli e polizia davanti all’Assemblea nazionale a Parigi. Secondo fonti della polizia citate da Bfmtv, l’uomo, che non indossava un gilet giallo, si è gravemente ferito nel tentativo di raccogliere una granata con gas lacrimogeno che era caduta a terra. Gli scontri sono avvenuti nella 13esima giornata di mobilitazione dei gilet gialli. Secondo Bfmtv, un altro manifestante è stato ferito dopo che un commissario di polizia ha ricevuto un pugno in faccia. Al momento, riferiscono i media francesi, dieci persone sono state fermate dalla polizia. Tra le manifestazioni annunciate dai gilet gialli sulle reti sociali, una è in programma a Nizza, dove è atteso Maxime Nicolle, esponente del movimento anche conosciuto come Fly Rider. L’evento Facebook “Atto XIII- Per la nostra libertà! Frontiera italiana” punta a un’azione “a alto impatto mediatico”, si legge sui siti di informazione francesi. Tutti i gilet gialli della regione Pca sono invitati ad unirsi “a sostegno dei loro feriti e alle famiglie delle loro vittime”.
Intanto si apprende che l’incontro di un rappresentante dei gilet gialli con Luigi Di Maio è stato “precipitoso” ma “legittimo”. Lo ha detto a Le Figaro Ingrid Levavasseur, capolista del Ralliement d’initiative citoyenne (Ric), partito dei gilet gialli che vuole correre alle Europee. L’attivista ha spiegato di essere a favore dell’Unione Europea, “perchè la Francia da sola non può fare molto. E’ un piccolo paese di fronte alla Cina o gli Stati Uniti. Ha bisogno dell’Europa, dell’Unione Europea”. Il vice premier Di Maio ha visto nei giorni scorsi in Francia Christophe Chalencon, allora portavoce del Ric, in un incontro che Levavasseur ha disertato e dal quale si è distanziata. Dopo la reazione di Levavasseur, Chalencon ha lasciato il Ric. Al Figaro, Levavasseur ha spiegato che il suo partito intende incontrare deputati europei, ma alla fine di febbraio. L’incontro con Di Maio è stato “precipitoso”, ma “legittimo”, ha detto la capolista del Ric secondo la quale la piattaforma online NOos dei gilet gialli di avvicina “molto a quella realizzata da l’M5S”.