Berlusconi prepara la contromossa: «Se si rompe l’alleanza M5S-Lega, cambia tutto»
Forza Italia al 10-11%, Lega oltre il 30%. Queste le stime, in media, di tutti gli ultimi sondaggi che alimentano ad Arcore e in Transatlantico, a Montecitorio, la convinzione che in caso di crisi del governo Conte si possa fare una nuova maggioranza di centrodestra con il voto determinante di un gruppo autonomo di responsabili in Parlamento. Silvio Berlusconi lo va ripetendo da settimane, l’ultima volta l’ha fatto da Bruno Vespa: se implode l’alleanza M5S-Lega e questo accadrà per “abbandono” di vari pentastellati, ci sono due strade, formare una nuova maggioranza o si va al voto. Da comunicatore esperto, il Cav prova a destabilizzare il governo e torna a pressare Matteo Salvini perché stacchi la spina a Luigi Di Maio, visto che i sondaggi vedono un sorpasso del Carroccio sui Cinquestelle senza, però, togliere consensi a Fi e Fdi, e i boatos parlamentari parlano di crescenti malumori tra i grillini, sono solo tra i ribelli.
Al di là del marketing elettorale infatti, Berlusconi – raccontano – crede alla possibilità di un ribaltone, anche se difficilmente ci sarà prima delle europee. E i numeri in Aula, specialmente quelli del Senato, secondo lui, confermano che «un’altra maggioranza» è possibile e bisogna insistere nell’attività di scouting verso i malpancisti e i delusi da Di Maio & Co. Gli azzurri citano gli otto voti di fiducia a cui ha fatto ricorso la maggioranza e fanno notare che il mezzo passo falso alla Camera sul decreto fiscale del governo sono solo l’ennesimo scricchiolio di un’intesa che comincia a fare acqua da tutte le parti. L’idea di un “governo di responsabili”, però, non va giù a tutti gli azzurri. Non piace, infatti, a Giovanni Toti, che dice no all’ansia di tornare al governo: «Va costruito un centrodestra che guardi ai prossimi vent’anni per idee, i bisogni, la selezione della classe dirigente, se si fa un governo abborracciato con qualche “responsabile”, che passi avanti fa il centrodestra verso la Terza Repubblica?», si chiede il governatore ligure.
Questa volta ha ragione Di Maio, sarebbe un suicidio per Salvini assecondare Berlusconi. Se il governo cade sarebbe opportuno tornare al voto.
14 Dicembre 2018 — Oggi ho saputo che Luigi Di Maio è anche ministro delle telecomunicazioni,e la RAI, innanzitutto, è e sarà sempre quella che è, nei comportamenti e nei contenuti… “Bravo Di Maio”, viva il “governo del cambiamento”!… Per me è allucinante! Caro ministro Di Maio, o cambia la musica, o subito a casa! Ora, se F. I. ha la presidenza della Vigilanza RAI e il Movimento delle stelle ha il ministro delle telecomunicazioni e quà non cambia nulla… dite voi perchè io sarei molto cattivo. E se poi sappiamo che hanno anche il loro Foa a presidente della RAI… e non si è visto nulla…
Non cambierà un bel nulla! Non credo che Salvini rovinerà il movimento per soggiacere agli interessi sporchi di un partito, che ha contribuito negli anni, insieme alla sinistra corrotta, a portare il paese nella situazione rovinosa in cui versa. Aggiungo, dietro gli scenari europei che cercano di destabilizzare il paese, per sostituire l’attuale governo, con loschi personaggi affiliati alle elite malavitose, c’è presumo lo zampino di forza italia! Vogliono ostinatamente proseguire i loro loschi interessi corruttizi e malavitosi come se nulla fosse! Attenti!! Non scherzate con il fuoco! Il popolo non ve lo permette!!!! Sono finiti i tempi, da un pezzo, di andreottiana memoria, cui era sufficiente garantire la pagnotta al popolo, per tenerlo accucciato, mentre loro proseguivano imperterriti nelle loro politiche clientelari, mafiose, criminali, a svantaggio e con significativi danni economici, sociali,da far portare sulle spalle del popolo!! Credo che l’attuale governo, se fatto cadere dalla pressione di forze esterne criminali, la rabbia del popolo potrebbe sfociare in situazioni ben peggiori di ciò che si sta determinando nella vicina Francia. NON SI PUO’ PIU’ TORNARE INDIETRO!!
Pienamente d’ccordo.