Manovra, nuovo affondo dall’Fmi. Salvini: «Si sbagliano, la crescita ci sarà»

13 Nov 2018 17:43 - di Eleonora Guerra

Rallentamento della crescita, aumento dello spread, sollecitazione a intervenire sul debito pubblico e a non toccare le pensioni. Il Fondo monetario internazionale si allinea alle previsioni della Commissione Ue sull’economia italiana e alle sollecitazioni affinché le misure di bilancio puntino alla riduzione del debito. L’Fmi chiede, insomma, come Bruxelles, che l’Italia rediga quella che il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha già definito una «manovra suicida». Un intervento al quale ha replicato il vicepremier, Matteo Salvini: «Io sono sicuro che si creeranno lavoro e crescita. Lo dimostreranno i fatti, ne sono sicuro».

Secondo le stime del Fmi, contenute nel rapporto annuale sul nostro Paese, la crescita economica annuale per l’Italia si attesterebbe intorno all’1% nel 2018-20, e sarebbe destinata in seguito a calare. Il deficit per il 2019 sarebbe intorno al 2,6-2,7% del Pil mentre per il 2020-21, il disavanzo è previsto a circa il 2,8-2,9%, «a meno che non vi sia un ampio sostegno politico per attivare la clausola di salvaguardia Iva o trovare misure compensative (nella misura pari allo 0,7-0,8% del Pil)», interventi «che tuttavia si sono rivelati molto difficili in passato». In questa cornice il debito pubblico rimarrebbe intorno al 130% del Pil nei prossimi 3 anni e «saranno necessari ulteriori aggiustamenti di bilancio solo per stabilizzarlo», alla luce del previsto aumento dei tassi di interesse e della spesa pensionistica.

Le «notevoli misure di stimolo» per la crescita previste nella manovra, infatti, per il Fmi «comportano notevoli rischi al ribasso in quanto lascerebbero l’Italia molto vulnerabile» e avrebbero un impatto «incerto per i prossimi due anni e probabilmente negativo nel medio periodo, se dovesse persistere un livello elevato di spread» per i nostri titoli di Stato. L’Fmi, quindi, «raccomanda invece di intraprendere un modesto e graduale consolidamento fiscale per mettere il debito pubblico su una solida traiettoria di discesa e per ridurre i costi di finanziamento». E spiega come «la materializzazione di shock avversi anche modesti, come il rallentamento della crescita o l’aumento degli spread, aumenterebbe il debito, aumenterebbe il rischio che l’Italia potesse essere costretta a un forte consolidamento fiscale in un momento cin cui l’economia si sta indebolendo». Uno scenario che «potrebbe trasformare un rallentamento in una recessione». Peraltro, secondo l’Fmi, «l’esperienza internazionale e italiana suggerisce» che il prezzo di una «significativa stretta fiscale ricade in modo sproporzionato sui poveri e sui vulnerabili». Quindi, conclude l’Fmi, «è probabile che a qualsiasi beneficio temporaneo della crescita legato allo stimolo nel breve periodo si contrapponga un rischio concreto di deterioramento se si dovessero materializzare shock avversi».

Non solo, bocciata anche la riforma delle pensioni: «Sulla base delle evidenze registrate in altri paesi è improbabile che l’aumento di pensionamenti», stimato con l’abbassamento dell’età pensionabile, «creerebbe un pari numero di posti di lavoro per i giovani». «Le autorità dovrebbero essere consapevoli che, anche se non cambiassero le politiche, l’Italia – conclude l’Fmi – dovrà affrontare significative pressioni sulla spesa pensionistica nei prossimi 2-3 decenni che metteranno a dura prova i conti pubblici».

 

 

Commenti

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  • Claudia 14 Novembre 2018

    Fra un po’ ci sarà anche una delegazione di alieni che interverrà contro questo governo, mancano solo loro. Non c’è niente da fare tutto remano contro, parte dei 5 stelle pure. Speriamo solo che la gente che lo ha votato non si lasci infinocchiare da tutte queste notizie terroristiche

  • Angela 14 Novembre 2018

    Tutti i poteri forti contro questo governo democraticamente eletto dal popolo,mai si era visto un tale affondo,c’è davvero da aver paura!

    • Giorgio 14 Novembre 2018

      democraticamente eletto? Credo lei abbia un po’ di confusione, parliamo di 2 schieramenti che si sono schierati totalmente separati in completa contrapposizione, dei quali 1 ( la lega) si era proposto con una coalizione per poi invece finire a fare attraverso accordo personale un governo con lo schieramento avverso. Ma ancora crede ai benefici per i cittadini? Ma veramente lei e chi come lei vuole credere agli asini che volano???

      • Pino1° 14 Novembre 2018

        In questo caso, sì, anche se non volerà sul quadrimotore intercontinentale affittato da Renzi e pagato da noi, ma; le elezioni NON democratiche del trio PD-Presidente 1-Presidente 2 che hanno fatto tutto da soli nella sinistra casa a cui appartengono ( sai..quella di Davos,Soros, e amici ) che ci ha distrutto! Poi il 4 le elezioni DEMOCRATICHE, sai quelle in cui la gente comune va a mettere la croce nella scheda e nell’urna? Quelle! I Due schieramenti contrapposti, giunti primi pur di non ridare in mano alle presidenziali trame, le sorti del paese, con l’approvazione ‘ob torto collo’ del berlusca stilano un contratto ! E lo ficcano nel…… a tutti ! Ma Salvini e Di mano… li abbiamo eletti noi non Napolitano-Mattarella ? Cuntent?