Migrante malato di tubercolosi fugge dalla struttura d’accoglienza: è allarme contagi
Il fenomeno della fuga dalle strutture d’accoglienza disseminate ovunque nel Belpaese sembra destinato a crescere progressivamente e – dal caso della misteriosa sparizione migranti a bordo della Diciotti, poi alloggiati a Rocca di Papa, scappati dai Castelli Romani e, almeno alcuni di loro, rintracciati a Ventimiglia – a destare indignazione e allarme. Soprattutto allarme. A lanciare l’allerta e rendere noti i particolari dell’ultima “misteriosa” scomparsa, stavolta è il presidente del consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti che, preoccupato per l’ennesima fuga e, soprattutto, per quello che l’improvvisa defezione potrebbe comportare, annuncia che un migrante, affetto da tubercolosi e ospite in una struttura d’accoglienza in provincia di Vicenza – dove si stanno verificando diversi casi di tbc – risulta al momento introvabile. E intanto, dal Gazzettino che ha lanciato l’allarme, poi ripreso da il Giornale, si apprende che «in questo 2018, i casi registrati sono già quaranta».
Migrante malato di tubercolosi in fuga dalla struttura d’accoglienza
Il migrante malato e ora in fuga era alloggiato nell’ex albergo Virginia in località Sandrigo: ma al momento potrebbe essere ovunque, aumentando le possibilità di un rischio contagio, non a caso sottolineato dallo stesso Ciambetti sulle colonne del Gazzettino: «È grave sapere che un immigrato clandestino colpito da questa malattia si è dato alla fuga, diventando un potenziale veicolo infettivo. Non nascondo che l’isolamento degli spazi in cui è vissuto a Sandrigo e lo screening di coloro con cui l’ammalato è entrato in contatto siano misure sicuramente drastiche, ma utili anche per tranquillizzare la popolazione. Non sappiamo dove si trovi ora questo straniero, di certo nei giorni precedenti al suo allontanamento sarà rimasto a contatto con diverse altre persone presenti nella struttura». Da cui si spiega come e perché i casi di tbc siano in aumento in quella zona, complice il fatto che – come rimarcato sempre dal presidente del consiglio regionale del Veneto – la maggioranza dei casi di tubercolosi si registra tra gli extracomunitari, i quali molto spesso non sono neppure consapevoli di aver contratto la malattia infettiva, di cui ignorano nella maggior parte dei casi, anche la gravità e la facilità di contagio.
Rischi di contagio, è allarme sanitario: la denuncia
Per questo, l’ultima dichiarazione rilasciata a riguardo da Ciambetti, sottolinea l’allarme per una situazione, colpevolmente trascurata – o volutamente ignorata, ormai, fa poca differenza – da chi sul business dell’accoglienza – e sulle spalle degli italiani chiamati all’ospitalità coatta – si è arricchito. «Con il clandestino ammalato di tbc fuggito da Sandrigo – ha chiosato allora Ciambetti – abbiamo un’ulteriore riprova di quanto abbiamo detto da anni: la cittadinanza è chiamata a pagare i costi non solo economici ma anche sociali e sanitari di politiche scellerate in cui c’è chi ha fatto i soldi a palate»…
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