Conte si scopre cuor di leone: «Vado a Bruxelles fiero, ma che voleva la Ue?»
«Non so cosa si aspettasse Moscovici, e d’altra parte quando ho assunto la responsabilità di governo non ho mai pensato dovessi fare una manovra in base a quel che si aspettava un commissario alle istituzioni europee. Ovviamente siamo per il massimo dialogo, non vedo l’ora di andare a Bruxelles a illustrare la manovra, ne vado fiero e intendo interloquire e coinvolgere anche gli altri leader europei». Il premier più mite del mondo, Giuseppe Conte, si scopre cuor di leone all’indomani della discussa manovra che porta il deficit al 2,4% e conversando con i cronisti fuori da Palazzo Chigi ostenta ottimismo e determinazione: «Abbiamo lavorato molto intensamente nelle ultime settimane per una manovra seria, meditata e coraggiosa: confidiamo che sia la ricetta giusta per la crescita e lo sviluppo sociale».
Conte ha difeso cifre e provvedimenti. «Queste misure sono destinate a recuperare l’evasione, a favorire un fisco più equo ed un’alleanza tra cittadini-contribuenti e Stato. Il reddito di cittadinanza ci consentirà di recuperare nel circolo produttivo una fascia di popolazione consistente, finora esiliata. Questo è un obbligo morale ma anche un obiettivo economico e politico». Nessun allarmismo neanche sullo spread: «È chiaro che al presidente del Consiglio non fa piacere che sia salito lo spread però dobbiamo anche tener conto che ieri sera tardi abbiamo finito la manovra economica, non c’è stato neppure il tempo di una conferenza stampa, non c’è stata ancora la possibilità di illustrare ai mercati le linee essenziali e i dettagli della manovra economica». «Sono molto confidente – ha proseguito – nel fatto che quando i mercati, i nostri interlocutori, perché noi abbiamo interlocutori anche finanziari in ragione del debito pubblico che abbiamo, conosceranno nei dettagli la manovra, siccome sono tutti versati a valutare gli investimenti nel medio e lungo periodo lo spread sarà assolutamente coerente con i fondamentali della nostra economia».
Smentite anche le presunte incomprensioni con il ministro dell’Economia: «Nessun problema con Tria abbiamo avuto tantissime riunioni e confronti, un dialogo serio e serrato ma mantenendo un atteggiamento responsabile. Le dimissioni non sono mai state sul tavolo. Questo governo rimarrà in carica fino al 2023». Buoni, secondo il premier, anche i rapporti con il Colle: «Ho sentito il Capo dello Stato per illustrargli la deliberazione. Ha ascoltato con molta attenzione, gli ho esposto le linee essenziali della manovra. Il dialogo con il Quirinale è assolutamente proficuo. Non presentate il presidente come un controaltare al governo. Se questo Paese cresce e si dà una prospettiva di crescita sociale, il capo dello Stato è il primo ad essere contento».
Un premier onesto,Conte che sa parlare alla gente e ai politici europei,coraggioso e serio che cerca di fare il bene di questo nostro Paese in primis e per questo è degno di fiducia da parte degli Italiani.
Fatti fare compagnia dai tuoi amici afric@ni, ne hai tanti