Quello che i buonisti nascondono: i dati che danno ragione ai capitreno

22 Ago 2018 10:22 - di Franco Bianchini

Intensificati dalla Polfer i controlli in ambito ferroviario. Escono i primi rapporti, che provano l’ipocrisia dei buonisti. Su scala nazionale è stato necessario impegnare oltre 600 uomini a bordo treno. Troppe violenze, troppi reati. Scortati ben 594 convogli. Oltre 2000 sono state invece le pattuglie per i controlli nelle stazioni. Spesso sono stati utilizzati i metal detector. Basta citare l’esempio della Calabria per farsi un quadro della situazione con le numerose pattuglie sono impegnate lungo la linea. I controlli hanno portato – nella sola Calabria – alla denuncia di 14 persone, responsabili di aggressioni ai capitreno e di resistenza e oltraggio a Pubblico ufficiale, mentre 95 sono state le violazioni amministrative contestate ad altrettanti viaggiatori che non hanno utilizzato gli appositi sottopassi per attraversare i binari. I viaggiatori controllati, con i relativi bagagli, sono stati circa diecimila. I controlli hanno consentito di arrestare anche un cittadino evaso dagli arresti domiciliari, e di rintracciare una ragazza appena maggiorenne allontanatasi da casa. La Sezione Polfer di Villa San Giovanni ed il Posto Polfer di Paola, dove «l’esodo ferragostano» ha fatto elevare un aumento esponenziale del numero di viaggiatori – sempre prendendo come esempio i dati provenienti dalla Calabria – hanno effettuato l’arresto di tre cittadini stranieri, che nei borsoni occultavano arnesi atti allo scasso, coltelli di genere vietato e piccole quantità di sostanza stupefacente, tipo hashish.

 

Commenti

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  • Aurora De palma 23 Agosto 2018

    Perchè mandare i poliziotti a gestire emergenze e normalità sui treni, sotto i ponti, sulle strade nei locali…. Mandateci la BOldrini e tutto il PD che a forza di volontà e concetti di solidarietà ne hanno da vendere, mettetegli in mano uno stendipasta della nonna e via