Sapelli premier? Chi è e perché definiva i politici “delinquenti” (video)
Un euroscettico realista, che sa bene che uscire dalla moneta unica non è come pettinare le bambole di casa. Ma che intanto è pronto a prendersi la responsabilità di “spaventare” un po’ l’Europa. «Sono in attesa. Sto aspettando che qualcuno mi chiami per andare al Quirinale dal presidente Mattarella. Sono un vecchio torinese che rispetta le istituzioni». Il professor Giulio Sapelli, proposto dalla Lega per la poltrona più alta di Palazzo Chigi, dice al quotidiano online “Lo Speciale” di aver dato la sua disponibilità a Matteo Salvini come premier di un governo M5S-Lega. La conferma ufficiale si avrà solo nel pomeriggio, quando la delegazione leghista e quella dei Cinquestellle si recherà dal presidente Mattarella per comunicargli la propria proposta di premiership. Al suo fianco, come ministro dell’Economia, potrebbe esserci l’ex titolare del dicastero nel secondo governo Berlusconi, Domenico Siniscalco.
L’economista Giulio Sapelli aveva già fatto sapere, in mattinata, che il programma dell’asse M5S-Lega lo trovava perfettamente in linea. Del resto, lui è una figura trasversale, di ispirazione populista ma da sempre nelle attenzioni di Matteo Salvini, anche se non è del tutto ascrivibile politicamente al Carroccio, con cui non si è mai candidato. Nato a Torino nel 1947 dove si è laureato in Storia economica nel 1971 e ha conseguito la specializzazione in Ergonomia nel 1972, nel 1972 ha studiato presso l’Institut für Weltwirtschaft di Kiel e ha insegnato e svolto attività di ricerca presso la London School of Economics and Political Science dal 1992 al 1993 e dal 1995 al 1996, nonché presso l’Università Autonoma di Barcellona dal 1988 al 1989 e l’Università di Buenos Aires dal 1993 al 1997. Dal suo curriculum si viene a sapere che è stato “Directeur d’études” presso L’École des hautes études en sciences sociales di Parigi (1981-1983, 1986-1987, 1991-1992, 1994-1995), ha lavorato per fondazioni come Onassis, Schlumberger, Goulbenkian, è stato visiting professor presso le università di Praga, Berlino e in numerosi paesi del Sudamerica, attualmente è professore ordinario di Storia Economica presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna anche Economia Politica. Nel suo passato anche incarichi da manager e consulente presso la Cassa di Risparmio di Torino, Olivetti, Eni, l’Isvor Fiat, Galbani Italia, Credito Emiliano, Telecom, Tim, Agip Petroli, Fs, Finmeccanica, Barilla. È anche componente del Comitato scientifico della Fondazione Ugo Spirito.
Giulio Sapelli ha all’attivo più di 400 pubblicazioni e spesso è stato ospite in tv con interventi polemici contro la classe politica italiana, come questo, durante il governo Letta, nel quale sparava a zero su tutti, con un profilo non del tutto istituzionale prendendo di mira soprattutto i tecnici come Monti e quelli che in seguito li avevano soppiantati figendosi “politici…”.