Salvini: «Non siamo al mercato, con Renzi manco morto» (video)
Al voto il 29 luglio? «Spero di no per gli italiani, perché a fine luglio c’è gente che lavora, ci sono gli stagionali, ci sono i nonni via coi nipotini, però prima si vota meglio è, perché bisogna uscire da questo pantano in cui – ripeto – qualcuno ci ha portato». Non ha dubbi e lo spiega in una diretta Fb dal mercato di Pisa, Matteo Salvini, sul fatto che la decisione di Mattarella abbia portato il Paese in un guado paludoso da cui ora sembra sempre più difficile uscire. E sulla riapertura di Di Maio all’ipotesi di un governo M5S-Lega, il numero uno del carroccio replica fermo e anche un po’ seccato: «Riaprire a chi? A che cosa? Non è che siamo al mercato. Io ho una dignità e una serietà, abbiamo rinunciato a posti, poltrone, presidenze, ministeri, per mantenere la parola data agli italiani, ci hanno detto no, no, no. Ora spieghi Mattarella come uscirne, noi a disposizione per accompagnare il Paese al voto il prima possibile».
Salvini in diretta Fb da Pisa: al voto, ma non il 29 luglio
È un Salvini furioso, sgomento e indignato, quello che parla alla folla in una diretta social attraverso cui spiega il perché di un no della Lega ad altre soluzioni tortuose fondate su compromessi e trattative articolate, soprattutto se indirizzate a chi, alla consultazione approccia dogmaticamente e con atteggiamenti apodittici di chiusura. «Sono stato per settimane a Roma cercando di costruire un governo, è stato uno sforzo inutile – ribadisce non a caso Salvini – torno in mezzo agli italiani e quello che non ci hanno fatto fare la settimana scorsa lo faremo a furor di popolo tra due-tre mesi». Ma quel plurale, gli chiede la folla accorsa numerosissima in piazza a Pisa, include anche il Cinque Stelle? E insomma, un governo M5S-Lega è ancora possibile? «Ma ci abbiamo lavorato un mese – replica secco il leader leghista – ci hanno detto questo ministro non va bene, quell’altro ministro non va bene, deve essere simpatico alla Merkel, a Macron, ai commissari europei. Ragazzi, l’Italia non è un paese schiavo di nessuno. I tedeschi si facciano gli affari dei tedeschi, i francesi gli affari dei francesi, che all’Italia pensiamo noi».
Poi, su alleanze e sodalizi tuona: «Con Renzi? Manco morto»
Insomma, il succo del discorso e la conclusione di Salvini sono chiari: «Eravamo pronti a fare il governo, c’è stato detto no. Detto questo, chi ha disfatto», ovvero «Mattarella – e lo dico con tutto il rispetto possibile – ci spieghi come uscire da questa situazione, come uscire dal pantano». Per quanto concerne alla disponibilità della Lega rispetto a possibili alleati di governo, sul piatto resta la generosa offerta di Giorgia Meloni e la pregressa trattativa con Di Maio. «C’è una maggioranza che si è formata in queste settimane, quella che metteva insieme la Lega e il M5S, noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con Fratelli d’Italia», ha sostenuto la leader di Fratelli d’Italia in un video-appello social rivolto al presidente della Repubblica. Aperture e ritorni, di cui Salvini ringrazia e a cui risponde: «Non guarderò ai nomi e ai cognomi ma alle cose da fare, è chiaro che se non cambiano alcune regole Ue per l’Italia è finita”. E tra sodalizi e chiusure, spicca il netto no sparato a Renzi: «Siccome su qualche giornali è scritto: “Oh Salvini, fatti dare una mano a Renzi e fai un governo” – spiega con toni coloriti e fare ironico il numero uno della Lega –… Chiedere aiuto a Renzi? Manco morto, di danni ne hanno fatti abbastanza». E a buon intenditori, poche parole…
Salvini dice: “”Con Renzi manco morto””, ma con Di Maio invece sì.
Renzi con Calenda aveva cercato, ed in buona parte ottenuto, di far restare varie industrie in Italia e mantenere posti di lavoro.
Di Maio vuole fermare Taranto perdendo oltre 10.000 posti di lavoro, (tanto per cominciare), poi vuole fermare la Tav (altre migliaia di posti di lavoro). Inoltre non capisce che se la Tav dopo le gallerie Torino-Lione arrivasse in Sicilia con le gallerie sotto lo stretto, le arance siciliane arriverebbero in meno di 24 ore sui mercati francesi diventando concorrenziali con le spagnole. E con la deviazione Firenze-Bologna-Brennero in meno di 24 ore pure in Germania. E oltre i prodotti ortofrutticoli deperibili siciliani pure quelli calabresi e napoletani. E se fosse completato l’asse per Bari pure i prodotti pugliesi.
Però per Salvini queste differenze non contano: o di Maio o morte! Solo strabico?
Credibilissima questa affermazione Salviniana, lo stesso che in campagna elettorale apostrofava il movimento come l’anti tutto e si collocava all’opposto del medesimo ed oggi invece risulta il suo amichetto del cuore.
La gente ha votato altro , non ha votato alleanze con salvini da una parte ne tantomeno con di Maio dall’altra. Piaccia o no La gente ha votato centro destra vincente, movimento 5 stelle all’opposizione ma come 1 partito e Centro Sinistra all’opposizione con numeri più moderati. Non mi risulta abbia votato alleanze stellate leghiste e di destra. I risultati ottenuti oltretutto sono ottenuti su campagne elettorali ben differenti da quello che si sta facendo. E’ diventato un teatrino Patetico e di dubbio gusto.
Salvini, fai il governo con 5 stelle e Fratelli d’Italia. Non ci può essere migliore coalizione. lascia stare Berlusconi. NON PERDERE QUESTA OCCASIONE. Con la Meloni e Di Maio puoi fare veramente grandi cose.
Confido nella capacità di Salvini di gestire questo momento così delicato,ma io il governo con Meloni e Di Maio lo farei,se non altro per far capire ai burocrati e tecnocrati di Bruxelles che l’Italia è libera da ogni condizionamento,e se quei signori hanno paura è un problema loro!
Senatore ma lei era al mercato di Pisa ! ! ! Spero che non abbia scambiato via Paparelli con la nostra piazza dei Cavalieri o addirittura con piazza dei Miracoli.La cosa un po’ mi preoccupa perché c’é già il suo socio che scambia un Paese per un altro e usa il congiuntivo fantozzese.