Ragazzini delle medie ad uno spettacolo gender: è bufera a Ravenna

10 Mag 2018 18:43 - di Redazione
ideologia gender

“Garantire un’adeguata informazione alle famiglie sulle attività extracurricolari proposte agli studenti”. È Andrea Galli di Forza Italia in Regione Emilia-Romagna a intervenire, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, sulla “partecipazione il 20 marzo scorso degli alunni delle medie dell’istituto comprensivo di Conselice-Lavezzola, in provincia di Ravenna, allo spettacolo teatrale Fa’afafine, i cui contenuti sono già stati più volte oggetto di polemiche e di contestazioni sia sul territorio regionale che in altre parti d’Italia”. Lo spettacolo, si legge nell’atto ispettivo, “vede come protagonista Alex, un gender creative child, un bambino-bambina, che non vuole essere identificato né come maschio né come femmina”. Peraltro, evidenzia il consigliere, “una circolare ministeriale del settembre 2015, proprio in riferimento alla teoria del gender, chiarisce che tra i diritti e i doveri e tra le conoscenze da trasmettere non rientrano in nessun modo né ideologie gender né l’insegnamento di pratiche estranee al mondo educativo”.

Commenti

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  • CARLO 11 Maggio 2018

    AVETE VOLUTO LA BUONA SCUOLA DI RENZI……. ORA STATE SERENI……..

  • ikaro49 11 Maggio 2018

    VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!

  • valerie 11 Maggio 2018

    Non si può chiedere al c.lo di fare qualsiasi altra cosa che non sia caxxre, dal c.lo non nascono gelsomini o pensieri filosofici. Non si può chiedere a questa feccia di fare altro se non diffondere la loro mxxxa ovunque per camuffarsi meglio e non sentirsi a disagio, specialmente plagiando i più deboli. Ma si può riconoscere il pericolo e cercare di difendere i propri figli a ogni costo: pensate a come rimarrebbe questo pagliaccio se al suo spettacolino straccione cominciassero a mancare gli spettatori. Se questo non viene fatto significa che i genitori sono i primi complici e i primi a volere questo tipo di messaggio per i propri figli (e vista la regione c’è poco da sorprendersi), non c’è critica o petizione che tengano.