Massacro del Circeo, Izzo: «Uccidemmo un’altra ragazza». Ma la Procura archivia

25 Mag 2018 17:15 - di Redazione

Gli autori del massacro del Circeo avrebbero rapito e ucciso anche Rossella Corazzin, la ragazza pordenonese di San Vito al Tagliamento, sparita il 21 agosto 1975 dai boschi di Tai di Cadore, mentre era in vacanza. A rivelarlo, secondo il Gazzettino.it, sarebbe stato Angelo Izzo, che, detenuto nel carcere di Velletri dove sta scontando la pena per il duplice omicidio di Ferrazzano, avrebbe raccontato alla Procura la sua verità sulla scomparsa finora rimasta un giallo. La minore, scelta perché era vergine, secondo quanto riferito da Izzo, sarebbe stata sequestrata dalla banda di criminali romani in vacanza in Cadore e portata sul lago Trasimeno nel perugino. Lì sarebbe stata violentata dal branco di 10 uomini e uccisa. Il fascicolo con le dichiarazioni di Izzo è finito sul tavolo del procuratore di Belluno Paolo Luca ma è stato poi trasmesso a Perugia per competenza.

Le dichiarazioni  di Izzo non sono però state ritenute credibili dalla Procura di Perugia che ha archiviato l’indagine aperta dopo le rivelazioni del mostro del Circeo. Gli accertamenti effettuati non avrebbero fatto emergere alcun elemento utile per proseguire nell’indagine. Per i magistrati perugini si tratta di circostanze non riscontrabili. Di qui la decisone  dell’archiviazione,

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