Salvini stoppa Calenda: «Mai un governo con chi ha votato la Fornero»
Matteo Salvini va giù pesante con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, che in un’intervista su Repubblica ha auspicato un governo di transizione che coinvolga tutte le forze politiche, un governo di “salute pubblica”. «A Calenda dico “mamma mia! Un governo con chi ha approvato la Fornero o vuole gli immigrati che cosa potrebbe fare?”». Se l’altolà a Calenda (criticato anche da alcuni esponenti dem come Sandro Gozi e Roberta) è scontato, molto più significativo appare l’attacco ad alzo zero contro il candidato premier dei Cinquestelle, che continua a dare pagelle di democraticità al centrodestra e spera nell’isolamento di Silvio Berlusconi. «Io dialogo con tutti – dice Salvini dalla sua prima tappa in Molise – ma l’unico punto fermo è che con il Pd non si può fare nulla». E ancora: «Quello che Di Maio giudica un danno, il centrodestra unito, è quello che gli elettori hanno premiato col voto il 4 marzo: chiedo al Movimento Cinquestelle di avere rispetto per gli elettori. Come io dico che non esistono partiti pericolosi o elettori pericolosi, chiedo che tutti gli altri facciano lo stesso».
Salvini stoppa la proposta Calenda e attacca di Maio
«Spero che il governo nasca il prima possibile. Spero che gli altri la smettano di litigare. Sto facendo esercizio di tranquillità e di costruttività. Gli altri la smettano di insultarsi a vicenda, si cominci a lavorare per dare un futuro a questo Paese», aggiunge il leader della Lega durante una diretta Facebook dal villaggio che ospitò i terremotati di San Giuliano di Puglia, in Molise. «Sono pronto anche domani mattina, mi sento pronto per prendere in mano il Paese. Sono tutt’altro che un genio ma ritengo di avere buonsenso, concretezza, capacità amministrativa, onestà, voglia e coraggio. Non ho debiti nei confronti di nessuno». Poi apre una finestra sulla crisi siriana ottenendo il plauso a distanza di Gino Strada («Sono contento di vedere che anche Matteo Salvini dice qualcosa di intelligente. Molto meglio questa posizione – ha detto il fondatore di Emergency a Radio capital – contro la guerra che non quelle contro i migranti»).