Salvini stoppa Berlusconi: «Mai col Pd, basta veti, io faccio tre passi avanti»
In mattinata Matteo Salvini si era detto disponibile a fare dei passi in avanti per provare personalmente a sciogliere il nodo del governo, ma Silvio Berlusconi aveva puntualizzato: con i grillini non si discute. Il Cavaliere, in Molise per le regionali, il giorno dopo il fallimento del secondo round di consultazioni dell’esploratrice azzurra Elisabetta Alberti Casellati, ha cambiato schema annunciando di voler “guardare” ai dem e sottolineando che l’unica via di uscita dallo stallo attuale per il centrodestra “è cercare in Parlamento i voti anche del Pd”, quasi a richiamare la figura di Matteo Renzi e chiedendo agli alleati di far cadere il veto su intese programmatiche con una forza responsabile come i Dem.
«Piuttosto che riportare il Pd al governo faccio tre passi avanti io», ha però puntualizzato Matteo Salvini, al Salone del mobile di Milano alla domanda se fosse pronto a preincarichi o incarichi. «Veti e ammiccamenti al Pd da parte di Di Maio e Berlusconi non sono rispettosi degli italiani» afferma il leader della Lega. «Io -ha detto – aspetto rispettosamente le scelte del presidente della repubblica Sergio Mattarella, dopo, di fronte a a questi veti e ammiccamenti mi sentirò libero di mettermi direttamente a disposizione».
Infine, l’ultimo veto, che arriva dal Pd: «Berlusconi sogna se pensa di poter fare un governo con il sostegno di alcuni esponenti del Pd e sogna ancora di più se immagina che il Pd possa dare il sostegno a un governo con Salvini e Meloni. Noi non faremo la ruota di scorta di nessuno», dice Ettore Rosato, vicepresidente Pd della Camera.