Con la pensione sociale faceva la bella vita a Santo Domingo, denunciato
«È stato denunciato un cittadino italiano, 70enne, che ha percepito indebitamente, per circa due anni la pensione sociale mentre si trovava a Santo Domingo e non in Italia, come da questi dichiarato». Il pensionato ha percepito indebitamente 12mila euro, che dovrà restituire alle casse dello Stato italiano.
Pensione sociale e soggiorno a Santo Domingo
Il pensionato truffaldino è stato identificato in un’operazione in vasta scala condotta dalla Questura di Udine. All’interno dell’operazione, la polizia ha identificato altri cittadini (italiani e stranieri) che percepivano illegittimamente contributi o che dichiaravano il falso pur di rimanere nel nostro Paese.
Tra i denunciati anche dei finti profughi
Nello specifico, sono stati indagati 4 cittadini ghanesi che, in precedenza, al loro primo ingresso clandestino in Italia, al fine di farsi riconoscere un titolo quale asilante, avevano dichiarato altre nazionalità centro africane, ove erano in atto guerre civili (Liberia, Sierra Leone).
È stato denunciato anche un cittadino bengalese che, in sede di rinnovo del soggiorno per lavoro autonomo, ha allegato un modello 730 alterato nella parte indicante i redditi, al fine di soddisfare quanto previsto dalla norma in questione. Le verifiche hanno appurato che il predetto aveva dichiarato all’Agenzia delle Entrate dei redditi ben diversi, che non raggiungevano il monte previsto e che dunque non avrebbero dato modo a questi di rinnovare il soggiorno; il rinnovo è stato negato.
Inoltre, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Treviso una cittadina rumena la quale, al fine di ottenere la residenza in un comune trevigiano (è necessario per acquisirla avere risorse economiche sufficienti), ha documentato una fittizia assunzione in qualità di impiegata di una società di servizi veneziana; nel contesto, è stato indagato anche il datore di lavoro.
È stata individuata anche una donna 40enne udinese, quale titolare di una locale ditta di pulizie, che ha assunto fittiziamente 4 stranieri (2 cinesi, 1 tunisino e 1 albanese), i quali, successivamente, allegavano alle istanze di rinnovo del soggiorno le contrattualizzazioni in argomento, al fine di documentare un lavoro. La donna poneva in atto le illecite dinamiche, con il concorso di due connazionali di 39 e 46 anni. Sono stati tutti denunciati alla locale Procura della Repubblica. In almeno un caso, la somma corrisposta dallo straniero per ottenere il contratto di lavoro, è stata di 3.000 Euro.
Infine, è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato un 60enne cittadino indiano, residente a Udine, il quale, ottenuto dall’INPS il sussidio di disoccupazione a seguito di licenziamento, non comunicava la nuova assunzione presso una ditta lombarda. Ciò ha comportato una indebita percezione dell’indennità provocando un danno erariale all’Ente previdenziale di circa 1000 Euro.