A due anni dalla morte perizia choc: Prince ucciso da un’overdose di pillole taroccate

19 Apr 2018 20:03 - di Redazione

Prince prendeva pillole di Fentanyl pensando di assumere Vicodin. Ma non è possibile stabilire chi abbia dato al cantante, deceduto il 21 aprile 2016, le pillole contraffatte. Per questo, l’inchiesta si chiude senza la formalizzazione di accuse nei confronti di alcun sospettato. Lo ha spiegato Mark Metz, procuratore della contea di Carver, in Minnesota. Prince, 57 anni, fu trovato in un ascensore della sua residenza a Paisley Park. L’autopsia ha stabilito che il decesso è stato provocato da un’overdose di Fentanyl, un oppiaceo sintetico 50 volte più potente dell’eroina. «Le prove dimostrano che Prince pensava di assumere il Vicodin, un antidolorifico, e invece prendeva Fentanyl. Non aveva ricette per nessuno dei due», ha detto Metz. «Non ci sono prove in base alle quali» possa affermare che «una persona legata a Prince sapesse che il cantante assumesse pillole contraffatte contenenti Fentanyl. Con ogni probabilità, Prince non aveva idea del fatto che stesse assumendo farmaci contraffatti in grado di ucciderlo», ha aggiunto.

“Nessuna incriminazione per la morte di Prince”

«E non ci sono prove» per affermare che «la pillola o le pillole che hanno ucciso Prince siano state prescritte da un medico. Inoltre, non ci sono elementi che suggeriscano un movente, una finalità o un complotto per uccidere Prince». «Senza un movente plausibile e senza un sospetto identificato», quindi, «l’ufficio del procuratore della contea di Carver non può formalizzare nessuna incriminazione relativa al decesso di Prince». In un altro procedimento legato alla vicenda, ma non collegato all’inchiesta del procuratore della conte di Carver, il dottor Michael Schulenberg ha patteggiato una sanzione pecuniaria da 30.000 dollari per aver prescritto illegalmente un antidolorifico ad un bodyguard di Prince pur sapendo che il farmaco in realtà fosse destinato al cantante.

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