Strazio e sgomento, Brescia: bimbo di 8 anni si impicca dopo un rimprovero dei genitori
La morte lascia sempre sgomenti e pieni di interrogativi: ma quando a spegnersi, volontariamente, è una bambino di soli 8 anni, pronto a mettere fine ai propri giorni dopo un banale diverbio con i genitori, le domande e le recriminazioni vanno oltre persino il cercare di capire, i provare a spiegare, il tentare di razionalizzare… I dramma si consuma nel giro di poco tempo, subito dopo pranzo, quando, dopo un rimprovero dei genitori il piccolo si chiude in stanza: quando, poco dopo, la mamma proverà a entrare per parlargli, lo trova esanime in camera. I soccorsi lo rianimano, l’ospedale lo ricovera, ma nella notte il cuore del piccolo ha cessato di battere. Per sempre.
Brescia, bimbo di 8 anni si impicca dopo un rimprovero dei genitori
Un modo lucido e spietato di agire, quello messo in atto contro se stesso dal piccolo di soli 8 anni che ieri ha scelto di compiere il gesto estremo. È accaduto tutto a Travagliato, in provincia di Brescia, in pochi attimi che hanno segnato per sempre una famiglia pakistana. E così, come riporta il Messaggero nella sua edizione online questa mattina, «è morto la scorsa notte agli Spedali Civili di Brescia un bambino di otto anni che ieri dopo pranzo, dopo essere stato rimproverato dai genitori, si è chiuso in camera e si è impiccato con una sciarpa fissandosi a un armadio». Una reazione estrema a cui probabilmente i genitori del bambino non si sarebbero mai aspettati di trovarsi di fronte. E allora, possiamo solo immaginare lo choc, lo strazio e la paura provati dalla mamma della giovanissima vittima quando, entrata in camera del figlio, lo ha trovato con il cuore che già aveva smesso di battere. Rianimato e trasferito subito in ospedale, il piccolo non ce l’ha fatta ed è deceduto nella notte. E ora lascia la sua famiglia nel dolore e nel vuoto gremito di inutili perché…