Russiagate, Trump scettico sui servizi Usa: “Ma che razza di intelligence è?”
Anche dopo che tutti i capi dell’intelligence della sua amministrazione hanno affermato al Senato che la Russia ha interferito nelle elezioni del 2016, e si prepara a fare lo stesso in quelle di midterm il prossimo novembre, Donald Trump continua a non credere che da parte di Mosca vi sia stato qualsiasi tentativo di influenzare il processo elettorale. Lo scrive la Cnn, citando tre diverse fonti vicine al presidente all’indomani delle audizioni del direttore della National Intelligence, Dan Coats, del direttore della Cia, Mike Pompeo e dell’Fbi, Chris Wray. Anche se le questioni delle interferenze e dell’eventuale collusione tra i russi e la campagna elettorale di Trump sono considerate distinte dall’intelligence, per il presidente invece sono collegate. Secondo Trump ammettere che la Russia abbia interferito nelle elezioni significherebbe riconoscere che ha avuto un aiuto e che non ha vinto le elezioni solo con le sue forze. Come si ricorderà, ieri i vertici dell’intelligence americana avevano affermato che gli Stati Uniti sono sempre sotto cyber-attacco, e che la Russia potrebbe cercare di condizionare le elezioni di midterm in programma a novembre. “Non abbiamo visto nessun cambiamento significativo dallo scorso anno”, dice in particolare Daniel Coats, direttore della National Intelligence, concordando con le dichiarazioni rilasciate più volte, e anche in aula, dal numero 1 della Cia, Michael Pompeo. “Tutto questo non cambierà e non si fermerà”, ha detto l’ammiraglio Michael Rogers, direttore della National Security Agency.