M5s: tra i candidati “imbarazzanti” spunta anche l’ex avvocato di Mps
Spunta un altro nome imbarazzante per Luigi Di Maio e per il Movimento 5 Stelle. Il nome è quello dell’avvocato Sergio D’Ippolito, candidato nel collegio uninominale Catanzaro-Lamezia Terme per la Camera. Dopo che alcuni esponenti di Forza Italia hanno svelato la sua pluriennale attività di avvocato del Monte dei Paschi di Siena e prima ancora della Banca Popolare di Nicastro. Qualcuno ha ricordato quanto avessero tuonato contro Mps proprio i pentastellati guidati da Beppe Grillo. Di Maio era arrivato a dire: «È la banca dove ci sono i segreti della sinistra italiana, perché lì dentro hanno utilizzato i soldi per finanziare gli amici degli amici». Forse sarà per questo che nel curriculum dell’avvocato D’Ippolito a uso e consumo degli elettori, mancano i riferimenti alla sua decennale esperienza con Mps. Per quale motivo il candidato M5s ha dimenticato questa sua parentesi professionale? La risposta l’ha data, con una buona dose di perfidia, Mimmo Tallini, candidato di Forza Italia nel collegio di D’Ippolito. E lo stesso D’Ippolito, per tutta risposta, ha annunciato querela.
D’Ippolito ha tolto dal curriculum i 10 anni per Mps
«Capisco l’imbarazzo dell’avvocato D’Ippolito, candidato ripescato del Movimento Cinquestelle (che lo aveva relegato in panchina non ritenendolo evidentemente idoneo al ruolo), – scrive in una nota Tallini – a dovere ammettere di essere stato per dieci anni avvocato del Monte dei Paschi di Siena e quindi facente parte del sistema bancario che ha vessato tanti risparmiatori italiani. Era stato molto abile D’Ippolito a cancellare dal suo curriculum questo suo imbarazzante passato professionale, certamente non in linea con il suo movimento politico. A differenza del suo capo, l’ex comico Beppe Grillo, l’avvocato D’Ippolito non ha il senso dell’humor e addirittura si offende se qualcuno sul web ha fatto dell’ironia innocente sui suoi trascorsi nella banca senese. Faccia semmai un po’ di mea culpa, visto che non esita a spargere odio e veleno contro gli avversari». Chi tace, per ora, è Di Maio: la lista dei candidati imbarazzanti si allunga.
Tallini sarà severamente redarguito da silvietto il quale ha già pubblicamente offerto a tutta la marmaglia che nonostante la scomunica grillina, verrà eletta, un posticino in FARSAITALIA