“Non ti pago”, Grasso si tiene in tasca gli 83.000 euro che gli chiede il Pd
“Non ti pago”: il presidente del Senato e leader del neonato Leu, Pietro Grasso, ricorda un po’ la celebre commedia di Eduardo De Filippo sul banco lotto. Il leader di Leu risponde picche alla richiesta in denaro che gli è arrivata il mese scorso dal Pd. Si tratta degli 83.250 euro che Grasso non ha mai versato come quota d’iscrizione al Pd nei cinque anni del suo mandato da presidente del Senato.
La seconda carica dello Stato, che rispone attraverso il quotidiano la Repubblica, si dice indignato per la richiesta: «Parole infamanti, è una ritorsione». «Quatto usato da Lei e dai suo colleghi di partito – dice Grasso rivolto al tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi – è un modo di condurre il confronto politico che rifiuto: mi auguro che non sia questo il tono della vostra campagna elettorale: di certo non sarà il mio, se non costretto». Già, «se non costretto», come dire: non mi disturbate più, altrimenti… Chissà come andrà a finire questa “alata” e “idealmente intensa” polemica politica tutta a sinistra.
Cani che si azzannano fra di loro.