Ora Fuksas, l’archistar comunista, è sedotto dal Cav. «Mi ha aiutato quando ero malato»

22 Nov 2017 16:47 - di Stefania Campitelli

Deluso dalla politica. Anche lui. Criticato duramente per lo scandalo dei compensi stellari per la sua Nuvola, il centro congressi dell’Eur, Massimiliano Fuksas, archistar nota in tutto il mondo, confida alla Verità, il quotidiano diretto da Belpietro, di essere sempre meno interessato alla cosa pubblica e, notizia delle notizie, dipinge Silvio Berlusconi come un taumaturgo. Un giudizio che non ti aspetti da un uomo dichiaratamente di sinistra. «Siamo un paese profondamente conservatore, invochiamo i cambiamenti e poi ritorniamo sui nostri passi. Il referendum poteva essere un’ occasione per smuovere la palude, perché da qualche parte bisogna pur cominciare, ma l’abbiamo sprecata», dice uno degli architetti più quotati sulla scena internazionale, che con la moglie Doriana dirige una grande impresa con sedi a Roma, Parigi, Los Angeles e in Cina.

Fuksas sedotto dal Cavaliere: aridatecelo

 «Di certo Silvio Berlusconi e Romano Prodi, che è in pista per rimettere insieme i cocci del centrosinistra, con tutti i loro difetti risultano più inclusivi… (dei grillini per esempio). Mentre sento sempre più gente che non sa cosa votare alle prossime elezioni, e neppure se andrà alle urne, ci sono elettori del centrosinistra così delusi che potrebbero votare, e non so quanto la loro sia una boutade, Berlusconi».Va giù duro con i pentastellati: «Se uno guarda al M5s e ai grillini, tutti selezionati in serie da un algoritmo, ma di cui si vede la mancanza di studio e preparazione, alla fine uno si dice “Mi tengo Renzi”. O magari anche “Aridatece Berlusconi”». Insomma il Cavaliere gli piace. «È indubbiamente un combattente, ma il suo tratto antropologico distintivo è il suo essere seduttivo, il suo voler piacere a tutti. E ha slanci di generosità che sono genuini perché lui è così». E racconta di quando, colpito da un aneurisma, ricevette la solidarietà (concreta) dell’ex premier. «Mi devono operare. Incontro Gianni Letta cui racconto la situazione e lui si offre di parlarne a Berlusconi visto che ormai in campo medico ha sviluppato conoscenze e esperienze grazie ai diversi acciacchi di cui è stato vittima. Berlusconi mi telefona, mi dà una serie di indicazioni come un vero esperto, e poi si offre di regalarmi una poltrona letto per il decorso post operatorio, che lui stesso ha sperimentato, che consente di dormire senza accusare alcun disturbo o fastidio. Capito il tipo?».

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