Sicurezza a Roma, il prefetto si gioca un’altra carta: più pattuglie a cavallo

20 Set 2017 14:08 - di Prisca Righetti

Tre stupri in una settimana: e che due aggressioni su tre si siano verificate in pieno giorno, e tre su tre, in pieno centro, fa poca differenza: cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia, e il risultato è sempre lo stesso: Roma fa paura. Di giorno come di notte. In centro come in periferia. A italiane e straniere a donne giovani e a quelle meno giovani, nessuno è escluso dal rischio di incappare nel balordo di turno, nel violento in giro per strade e piazze della capitale, nel maniaco disposto a tutto pur di soddisfare in quel momento, in quel luogo, isolato eo affollato che sia, le proprie pulsioni istintuali. In sfregio a tutti e a tutto: comprese le molteplici iniziative disposte sulla carta e applicate in teoria grazie al piano sicurezza in vigore per la città eterna.

Roma fa paura: ecco come fugare timori e rischi

Disposizioni che certo ora, assicura il prefetto della capitale nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduto dal prefetto Paola Basilone, che si è svolta questa mattina a Roma, indirizzata a ribadire – e nel caso a rafforzare – le misure anti-stupro vigenti da un po’ e appena disposte, dopo gli ultimi casi di violenza che si sono verificati nella capitale. Al vertice hanno partecipato tra gli altri il Questore di Roma Guido Marino, i Comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, la sindaca di Roma Virginia Raggi, rappresentanti della Regione. Tutto nell’ottica di una sinergia tra comparti amministrati e forze in campo mirate a contrastare una violenza, un degrado, e una minacciosità che hanno raggiunto vertici ormai inammissibili. E allora, in virtù di una ribadita stabilito il via cooperazione interistituzionale, e con Comune e Prefettura al lavoro in sinergia per integrare le proprie specificità in una cornice più ampia, i vertici della capitale al lavoro sulla sicurezza provano a rinfrancare romani e stranieri in visita a Roma rispetto ai segnali nefasti lanciati a profusione nel giro di pochi giorni. 

Il piano sicurezza del prefetto: aumentano le unità a cavallo nei parchi

E allora, «il nostro obiettivo è dare ai romani la percezione di vivere in una città sicura e credetemi a Roma siamo in una città sicura», ha sottolineato il prefetto Basilone, che poi fortunatamente ha anche aggiunto però dati più concreti su cui poter contare: dalla comunicazione mirata sull’esistenza di una app in grado di mettere in comunicazione il soggetto che si sente a rischio con il centro operativo delle forze di polizia, al «piano dell’integrazione dei sistemi di videosorveglianza: un servizio già in atto che però, ha rimarcato il prefetto, va «perfezionato», passando per un indispensabile ormai potenziamento dell’illuminazione pubblica e fino all’incremento di unità di controllo operative sul territorio. E così, ha annunciato il prefetto Basilone, «sul piano di prevenzione da parte delle forze di polizia, verrà potenziato il sistema delle pattuglie a cavallo nelle ore diurne per dare maggiore percezione della sicurezza, perché di questo si tratta, e chiederemo al ministero il supporto del Reparto prevenzione anticrimine per le iniziative di controllo del territorio, che già sono molto efficaci». Basterà? Ad incrementare controllo e prevenzione, sicuramente: a fugare una paura ormai endemica in romani e turisti, forse un po’ di meno…

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