Ricordato il giornalista ed ex Rsi Mauro De Mauro, ucciso dalla mafia

16 Set 2017 18:51 - di Giovanni Trotta

Il giornalista Mauro De Mauro, sequestrato e ucciso da un commando mafioso nel 1970 a Palermo, è stato ricordato questa mattina con una manifestazione organizzata dall’Unione nazionale cronisti italiani in viale delle Magnolie a Palermo. Erano presenti i familiari di De Mauro. Sono intervenuti il vice-presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, il presidente dell’Unci Sicilia, Andrea Tuttoilmondo, il presidente regionale dell’Ordine dei Giornalisti, Riccardo Arena, ed il presidente regionale dell’Assostampa, Giancarlo Macaluso. L’assessore comunale Giovanna Marano ha deposto un corona d’alloro sotto la lapide che ricorda il tragico episodio. De Mauro, cronista de L’Ora, era nato a Foggia nel 1921 e a 22 anni si era arruolato volontario nella Decima Mas, era stato fatto prigioniero a Coltano e fu anche latitante fino all’assoluzione nel 1948. Furono diverse, all’epoca, le piste battute da polizia e carabinieri per risalire al contesto in cui maturò il sequestro. Tra le principali seguite dagli inquirenti spiccava quella relativa ad un’inchiesta sulla morte del presidente dell’Eni, Enrico Mattei, che il cronista si accingeva a raccontare. Venne tenuta in considerazione anche la pista cosiddetta del ”golpe Borghese”. De Mauro, la sera in cui fu rapito aveva appena posteggiato la sua auto, una Bmw, accanto al portone d’ingresso del palazzo in cui abitava, in viale delle Magnolie. I sicari di mafia gli tesero una trappola e De Mauro venne rapito. Poche ore dopo la sua auto fu ritrovata in via Pietro D’Asaro nella zona di via Dante, sempre a Palermo. Secondo il pentito Francesco Marino Mannoia i resti del giornalista rimasero sepolti per diversi anni sotto un ponte del fiume Oreto ma successivamente i capimafia della zona decisero di rimuovere le ossa che furono sciolte in un fusto pieno d’acido. In viale delle Magnolie è stato esposto il gonfalone del Comune di Palermo mentre il sindaco ha deposto una corona d’alloro sulla lapide che ricorda il cronista ucciso. Alla fine della cerimonia è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare De Mauro e, come ha rilevato Leone Zingales, «tutte le vittime cadute per mano mafiosa».

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