Protesta per i bisogni dei cani sotto casa. E viene multato dai vigili
Si è visto arrivare a casa un verbale da 412 euro per pubblicità abusiva. Una multa da salasso, da oltre il danno la beffa. Perché Paolo Iraci, 48enne residente ai Parioli a Roma, aveva solo appeso un cartello per ricordare ai proprietari dei cani che far fare cacca e pipì in strada ai loro animali creava un forte disagio a chi su quella strada, e nei palazzi che vi si affacciavano, era costretto a viverci. Aveva patrocinato la campagna “Puliamo il nostro quartiere”, Paolo Iraci. La storia del paladino anti-degrado è stata raccontata dal Corriere della Sera.
Multato perché protesta contro i proprietari dei cani
L’uomo che abita sul mezzanino che dà sulla strada era costretto a subirse tutti i cattivi odori canini. E così la figlia Giulia, di soli quattro anni e mezzo. Sarebbe stato un vicino a segnalare ai vigili, ad aprile, quel cartello affisso da Paolo, con cui chiedeva un po’ di rispetto per su figlia Giulia e per chi non voleva che dalle finestre entrasse quell’insopportabile puzzo di urina. “Lo tolga”, avevano avvertito gli uomini del Comune. E dopo qualche giorno, racconta ancora il Corriere della Sera, ecco la maxi-multa. Paolo Iraci ha in mano una multa che non ha modo di pagare. Dal Campidoglio, a cui ha scritto, suggeriscono di fare ricorso. E a chiamarlo, dopo una lettera di supplica, è stato anche papa Bergoglio. «Lavoravo da esterno come calligrafo per la Santa Sede», dice Iraci al Corriere. Poi la disoccupazione. Il papà di Giulia non molla. Come si legge sul Corriere, scrive a tutti: presidente della Repubblica, gabinetto del sindaco, Municipio, comando dei vigili del II gruppo. Le risposte, cordiali ma poco risolutive, si somigliano: «Lodevole iniziativa», «ci dispiace», «non ceda allo scoraggiamento».