Migranti e Ius soli, Meloni: «Non vogliamo diventare il campo profughi d’Europa» (VIDEO)

17 Lug 2017 11:37 - di Prisca Righetti

«Dopo essere sbarcati in Sicilia, in Calabria, in Puglia e in Campania gli immigrati clandestini arrivano a Civitavecchia, in quello che è il porto croceristico più grande d’Europa. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dice basta: noi non vogliamo parlare più di dove accoglierli o dove farli sbarcare. Noi vogliamo parlare solamente di come si fa a impedire ai barconi di partire. Noi vogliamo parlare solamente di un blocco navale a largo delle coste della Libia». E ancora: «Vogliamo aprire dei centri di smistamento in Africa e vogliamo che i migranti vengano distribuiti nei 27 Paesi Ue… Gentiloni e Renzi svegliatevi: non vogliamo diventare il campo profughi d’Europa». Anche per questo Giorgia Meloni nelle ultime ore ha mostrato – in diretta streaming su Facebook – il furgone che girerà l’Italia per fare propaganda contro lo Ius soli e raccogliere le firme per indire un referendum abrogativo contro la legge qualora venga approvata.

Giorgia Meloni ribadisce il suo all’invasione di migranti

Parole chiare, giudizi netti, proposte concrete quelle che, ancora una volta, Giorgia Meloni torna a ribadire anche in diretta streaming su Facebook in merito all’invasione di migranti che anni minaccia le nostre coste e che, negli ultimi giorni, ha costretto sindaci e governatori di regioni a prese di posizione forti – dal sit in al rifiuto di accogliere ulteriormente nuovi arrivati, fino alla barricate per impedire l’accesso di nuovi stranieri, come accaduto nel messinese – la sua posizione e quella di Fratelli d’Italia: basta approdi, bisogna bloccare i viaggi a partire dalle coste libiche. E stavolta è tornata a ripeterlo dalla banchina 28 del porto di Civitavecchia che l’esecutivo dem vuole trasformare nell’ennesimo hotspot per lo sbarco di migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana: perché quel genere di immigrati arriva in stragrande maggioranza nei nostri approdi, ed esortare ad accoglierli tutti come invoca la Kyenge – ha ribadito la Meloni – «è da criminali».

Migranti, Cirielli (FdI): è di nuovo sos “sicurezza salute”

E così, mentre Giorgia Meloni dallo scalo portuale di Civitavecchia ribadisce il suo no all’invasione sistematica in una conferenza stampa indetta dopo la decisione del governo di ammettere l’attracco di migranti anche nel porto laziale, principale polo croceristico italiano – da lì la leader di FdI ha lanciato anche il tour diel suo partito che attraverserà la nazione in camper per raccogliere firme contro lo Ius Soli –  Edmondo Cirielli, deputato di
Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, lancia un ulteriore allarme strettamente connesso agli sbarchi e all’accoglienza di migranti: «Il governo non sottovaluti un’altra grave problematica riguardante l’emergenza immigrazione in Italia. Chi sbarca sulle coste italiane proviene innanzitutto dalla Nigeria, il secondo paese, dopo il Sudafrica, con il più grande numero di persone affette da Aids», dichiara Cirielli, aggiungendo poi: «Presumibilmente, secondo le stime, almeno il 20% della popolazione è sieropositiva – spiega l’esponente di FdI – e poiché negli ultimi tre anni e mezzo sono arrivati oltre 80000 nigeriani, si presume che di costoro più di 15000 siano sieropositivi. La Nigeria è, peraltro, il quarto Paese al mondo per malati di tubercolosi e il 22% delle persone affette da tale patologia vive con l’Hiv. Si tratta di una situazione gravissima se si considera che troppe persone non sono in terapia». «Per questo – ha quindi concluso Cirielli – ho presentato un’interrogazione parlamentare per conoscere quali iniziative l’esecutivo intenda adottare per garantire la sicurezza e la salute degli appartenenti alle forze dell’ordine, dei volontari e di tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di sbarco e soccorso sulle nostre coste…Il governo del Pd di Renzi dica inoltre cosa è stato fatto per la profilassi, a tutela di tutti i cittadini italiani» 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *