Bottiglie rotte brandite come armi: è l’ultima rissa tra immigrati nel Bronx di Termini

4 Lug 2017 14:17 - di Martino Della Costa

Nel Bronx della Stazione Termini continua a succedere di tutto: e tra bande di borseggiatori, pusher in servizio effettivo e permanente e senzatetto, in un controllo di routine la polizia ha arrestato anche tre cittadini romeni responsabili di una rissa degenerata in poco tempo.

Nel Bronx della Stazione Termini: l’ultima violenta rissa 

L’attenzione di una pattuglia della Polizia di Stato del commissariato Primavalle, mentre stava passando in Via Giolitti, è stata richiamata dall’addetto alla vigilanza di un fast food che ha segnalato un uomo a terra proprio davanti a una delle entrate più battute della Stazione capitolina. Avvicinatisi, i poliziotti hanno visto che la persona, un cittadino romeno, perdeva sangue dalla testa e appariva in evidente stato di ebbrezza alcolica. A dire del testimone, aveva appena partecipato ad una rissa con altre tre persone scappate pochi istanti prima. Raccolte le dichiarazioni, gli agenti hanno subito diramato via radio le note di ricerca, consentendo ad una volante di rintracciare, a Piazza dei Cinquecento, due individui corrispondenti alle descrizioni dei fuggitivi. F.V. e Z.G.F., entrambi ubriachi, inizialmente hanno negato qualsiasi responsabilità in merito all’accaduto ma poi, accompagnati negli uffici del commissariato Viminale per ulteriori accertamenti, hanno dichiarato di essere in lite dal pomeriggio con il loro amico I.V.M. e che, fuori dal fast food, quest’ultimo li aveva aggrediti con un collo di bottiglia rotta, ferendo uno di loro alla mano. Accompagnati i due feriti in ospedale per essere medicati, i tre ”amici” romeni di 31, 27 e 48 anni, tutti con precedenti anche specifici per il reato ascrittogli, sono stati arrestati per rissa aggravata.

Una terra di nessuno in mano a emarginati e criminali

Ma quanto accaduto appena ieri sera (lunedì 3 luglio ndr) è solo l’ultimo degli episodi criminali che funestano l’intera area intorno allo scalo capitolino. La Stazione Termini di Roma, come drammaticamente noto, è ogni giorno che passa sempre più terra di nessuno, in mano a emarginati e criminali: degrado e paura dilagano a macchia d’olio, rendendo l’intera zona un microcosmo inquietante, popolato da drappelli di sbandati che deambulano senza meta a qualunque ora del giorno o della notte, con le immancabili bottiglie di birra in mano già alle prime luci dell’alba a fare da triste corollario a uno scenario a dir poco inquietante. Accanto a loro, mescolati in una sorta di melting pot metropolitano che affianca romani e comitive di turisti a senzatetto e extracomunitari onnipresenti, tutto esorta ad affrettare il passo per raggiungere piazza della Repubblica, e lasciarsi alle spalle binari e bivacchi, insomma la Stazione Termini: uno dei punti nevralgici più pericolosi di Roma.

 

 

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