Colpirono Comuni ed Equitalia: a Napoli 4 arresti per «eversione» (video)

10 Apr 2017 15:00 - di Luciana Delli Colli

Con l’accusa di far parte di una associazione «con finalità eversiva», quattro persone sono state arrestate a Napoli. Si tratta di tre ragazzi di 19 anni e di un uomo di 31 anni. Secondo gli inquirenti, sarebbero gli autori di diversi atti intimidatori violenti contro obiettivi istituzionali e politici. I reati per cui sono indagati sono violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, aggravata dall’uso di armi, ricettazione, danneggiamento aggravato e danneggiamento a seguito di incendio. Tutti sono stati posti ai domiciliari.  

Dai Comuni a Equitalia: gli obiettivi del gruppo

I quattro, che secondo l’accusa agivano con il nome di Nfo, Nuova fratellanza organizzata o Nuova famiglia organizzata, sono residenti a Giugliano, Villaricca e Mugnano. Tutti e tre i Comuni, insieme a quelli di Marano, Qualiano e Melito, sono stati oggetto degli attacchi di cui il gruppo è accusato. Oltre alle sedi delle amministrazioni, le azioni intimidatorie hanno colpito anche le sedi del Movimento 5 Stelle di Mugnano e quella di Equitalia a Giugliano. Il modus operandi del gruppo consisteva nel danneggiare gli obiettivi con l’esplosione di colpi di arma da fuoco, come nei confronti delle sedi dei Comuni di Giugliano, Villaricca e Qualiano, o con lancio di bottiglie incendiarie, come nel caso della porta d’ingresso della sala consiliare del Comune di Marano, e con l’uso di bombolette spray, scrivendo minacce a sigla Nfo sulle sedi di vari soggetti, comprese anche delle testate giornalistiche locali.

La Procura: «Associazione con finalità d’eversione»

Le indagini sono scattate alla fine del 2015, dopo numerosi atti intimidatori realizzati in diversi Comuni dell’area nord di Napoli e rivendicati dal gruppo chiamato Nfo. Gli investigatori sono riusciti ad accertare la presenza di un’associazione «con finalità eversiva» radicata principalmente a Giugliano e nei comuni limitrofi. Gli aderenti al gruppo, ha spiegato il procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli, «erano forniti di risorse personali e finanziarie con lo scopo di compiere atti d’intimidazione violenta, in particolare mediante l’uso di armi e di esplosivi, nei confronti di obiettivi istituzionali».

 

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