«L’immigrazione è un privilegio, non un diritto»: gelo Trump-Merkel sui rifugiati (video)

18 Mar 2017 9:01 - di Gabriele Alberti

Non è scattato alcun feeling tra il presidente Usa e la cancelliera tedesca Angela Merkel nel loro primo faccia a faccia. La cancelliera tedesca è stata accolta alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump con una rapida stretta di mano al suo arrivo in auto, ma – secondo quanto fanno notare i media americani – di fronte a giornalisti e fotografi, riuniti nello studio Ovale, rifiuta di dare la mano alla leader tedesca come da protocollo. Come si vede dal video diffuso dai media, mentre Trump e Merkel sono seduti a favore di telecamere, si sente un fotografo chiedere al presidente americano: “Handshake?” (la stretta di mano?). Una richiesta che non viene esaudita perché Trump non risponde, mentre Merkel si sporge un pò verso il presidente e sembra chiedergli di accettare la richiesta del fotografo. Lui accenna un movimento con la testa che indica il suo rifiuto.

Trump su immigrazione, sanità e difesa

 I due leader hanno chiacchierato brevemente e sorriso prima di entrare nella residenza presidenziale. Poi l’argomento ad alta tensione ha tenuto banco: “L’immigrazione è un privilegio, non un diritto e la sicurezza dei nostri cittadini deve venire sempre per prima” ha detto Trump. Dimque, mezza intesa sulla Nato, tensioni sui rapporti commerciali, distanza netta sui profughi, più sintonia sulla lotta all’Isis e la missione in Afghanistan. Questa un po’ la sintesi di quanto si sono detti Trump e Merkel. La quale ha ammesso: «Ho verificato che è meglio parlarsi di persona che parlare uno dell’altra». Negli oltre  50 minuti di colloquio Trimp ha ribadito che «l’Obamacare è un disastro e sta fallendo completamente», aggiungendo che la sua riforma «sarà un modello a cui guardare» e che sarà approvata velocemente. Il presidente degli Stati Uniti h ribadito l’impegno nella Nato, ma chiede ai Paesi alleati di pagare la giusta quota nelle spese di difesa. Trump, al termine del faccia a faccia ha ringraziato – in una conferenza stampa congiunta – la Germania per il suo impegno ad aumentare i suoi contributi alla Nato del 2 per cento del suo Pil.

Merkel: «Noi diversi, ma colloquio onesto»

La cancelliera  Merkel non ha ignorato le differenze di vedute con il padrone di casa, ma ha sottolineato l’importanza di mettersi d’accordo. Con Donald Trump abbiamo avuto “un colloquio onesto, meglio parlare a quattr’occhi che avere divergenze”. “Noi siamo popoli diverse, con usanze diverse”, ha notato la Merkel. E ha proposito del passato da imprenditore di Trump, ha aggiunto che “è una buona cosa” che la gente arrivi in politica da strade diverse perché ciò porta diversità. A volte è difficile trovare compromessi, ma questo è normale, ha detto la cancelliera, aggiungendo che altrimenti “non ci sarebbe bisogno di politici”. Davanti a Trump, la cancelliera ha poi descritto la Germania come un Paese aperto alla globalizzazione, purché giusta, al libero movimento di merci e persone nell’Unione Europea, all’immigrazione legale e l’assistenza ai profughi. Accordi commerciali bilaterali oppure fra l’intera unione Europea e gli Stati Uniti? Alla conferenza stampa congiunta con il presidente americano Donald Trump, la cancelliera Angela Merkel ha rimarcato che “è la Ue che tratta questi accordi”, dopo che il suo interlocutore è sembrato trattare la questione sul piano bilaterale. Il presidente americano ha negato di essere isolazionista: questa, ha detto, è una “fake news”. Voglio soltanto degli accordi “equi”, ha proseguito, dichiarando che i negoziatori commerciali tedeschi “hanno fatto meglio” degli americani. Merkel ha puntualizzato di aver sempre cercato di fare accordi convenienti per tutte le due parti. Poi ha espresso l’auspicio che riprendano al più presto i negoziati commerciali fra Stati Uniti e Ue dopo la firma di quello con il Canada.

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