Il segretario di Stato Usa vola in Asia. Missione? Corea del Nord e Cina
il segretario di stato americano Rex Tillerson è da oggi in Asia per una missione di basso profilo, come lo è stata fino a ora la sua presenza a Foggy Bottom, in larga misura dedicata al tema della Corea del Nord. Viaggia su un “piccolo aereo”, con una “impronta ridotta” rispetto a quella dei suoi predecessori, ha spiegato un portavoce. Un solo giornalista al seguito, un reporter dell’Independent Journal Review, e solo un briefing con la stampa in programma nel viaggio che lo porterà in Giappone, Corea del Sud e Cina. “L’America ha bisogno di un segretario di Stato come Rex Tillerson, che ha il potenziale di svolgere il suo lavoro in modo tranquillo ed efficace, contrario al modo spettacolare di John Kerry che ha perso i negoziati con gli iraniani, i russi i cinesi e altri avversari a ogni sua fermata”, ha commentato Mark Dubowitz, ceo della Foundation for Defense of Democracies, un think tank conservatore, in una intervista a Politico.
Trump vuole la linea dura con la Cina
Ancora poco chiara ai media la politica della nuova amministrazione in Asia, se non la fine del Pivot to Asia di Obama, nel senso di ribilanciamento verso l’Asia, come sancito in un briefing lunedì dall’assistente segretario di Stato per l’Asia facente funzione Susan Thornton. “Non abbiamo ancora esaminato nei dettagli quale sarà la formulazione della nuova politica, se neanche esisterà una formulazione”, ha aggiunto. Tillerson “discuterà e coordinerà le strategie per affrontare la minaccia nucleare in aumento proveniente dalla Corea del Nord”, si è limitata a spiegare. Ma gli esperti citati dal Washington Post sottolineano che anche per Trump l’Asia verrà prima di tutto. “L’Amministrazione è stata chiara sin dall’inizio. Una linea più dura sulla Cina sarà un elemento cruciale della sua strategia per l’Asia”, ha spiegato Harry Kazianis, analista al Centro per l’interesse nazionale.