Tunisino pesta la moglie italiana in strada: la donna salvata dai carabinieri
Violenza sulle donne, un reato che non conosce limiti di latitudine o di longitudine e che in Italia, da Torino a Caserta, passando per Arezzo, reitera a suon di aggressioni brutali e umiliazioni incallabili, un drammatico copione di maltrattamenti e percosse.
Donna pestata in strada dal compagno tunisino
E allora, solo per restare agli ultimi due casi denunciati dalla cronaca in queste ore, è stato arrestato dai carabinieri un tunisino 33enne, residente nel torinese. L’uomo, fermato dai militari intervenuti per sedare una lite in strada ora dovrà rispondere di maltrattamenti. Un’accusa tutt’altro che domestica inquesto caso, visto che la violenza è esplosa e si è consumata in strada, dove la 42enne moglie italiana dell’immigrato violento è stata salvata dai calci e dai pugni che l’uomo continuava a sferrarle dal provvedianziale intervento delle forze dell’ordine che poi, da successivi accertamenti, hanno appurato che la donna da tempo era vittima dei soprusi del compagno. Soccorsa, è stata medicata in ospedale dove i sanitari l’hanno giudicata guaribile in 5 giorni per le ecchimosi riportate al volto.
Marocchino aggredisce la compagna 2 volte in 1 mese
E sarà stato sicuramente un volto segnato anche quello della compagna di un uomo di origini marocchine, arrestato due volte nel giro di un mese per maltrattamenti nei confronti della compagna: la seconda volta, poi, è finito in carcere. È accaduto nel comune di Castelfranco Pian di Scò (Arezzo), dove oltre al danno violento inferto alla povera vittima, si è vissuta anche la beffa dell’apprendere che lo straniero 33enne era irregolare sul territorio nazionale. Peccato che, invece che cercare di dare il meno possibile nell’occhio, il marocchino abbia fatto esattamente il contrario. E infatti, già un mese fa la convivente 48 anni andò a denunciare l’uomo: la donna era scappata di casa dopo essere stata picchiata dal fidanzato, che le aveva sferrato un pugno in piano volto. In quella circostanza la fidanzata, medicata al pronto soccorso per un’ecchimosi al volto, fu giudicata guaribile in sette giorni. In sede di denuncia querela, però, la donna riferì ai carabinieri anche di episodi pregressi di maltrattamenti, avvenuti tra il 2015 e il 2016, di cui quattro con ricoveri al pronto soccorso dell’ospedale del Valdarno.
Il gip del Tribunale di Arezzo lo fa arrestare… di nuovo
Così, arrestato una prima volta, il cittadino marocchino era stato sottoposto all’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria a Campi Bisenzio (Firenze), dove nel frattempo si era trasferito, dopo la scarcerazione e da dove continuava però a molestare la ex convivente con telefonate di minaccia ed invio di sms dello stesso pesante tenore. A questo punto il gip del Tribunale di Arezzo lunedì scorso ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della Procura, notificata dai carabinieri di Castelfranco che hanno condotto il fidanzato violento nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Moglie e buoi dei paesi tuoi.si mettono con gl iafricani e poi si lamentano.Ma che hanno in testa queste donne?