Milano, per gli insulti a Fedez mandati a processo Facci e Belpietro
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano Valerio Natale ha deciso che il giornalista Filippo Facci dovrà rispondere davanti a un tribunale penale degli insulti indirizzati al cantautore Fedez via social e a mezzo stampa. In quest’ultimo caso il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, dovrà rispondere per omissione della propria funzione di controllo dei contenuti degli articoli scritti dal suo giornalista. Lo riferisce il legale di Fedez, l’avvocato Cristiano Magaletti. «Per il magistrato è risultato del tutto scontato – afferma il legale – che le piacevoli espressioni utilizzate da Facci quali “cretino, tamarro di Rozzano, menestrello dei decerebrati NoExpo, bisognevole di un insegnante di sostegno, rapper per femminucce, illetterato, brufoloso, pitturato, colorato, nel suo mondo di sottosviluppati”, non potessero davvero essere inquadrate nell’ambito di uno scambio civile tra persone: per la violenza intrinseca e per l’assoluta gratuità rispetto all’oggetto della presunta critica».
Per il giudice Facci ha trasceso
Il giudice ha esplicitamente sottolineato, riferisce ancora l’avvocato, che si tratta di espressioni utilizzate da un giornalista, dotato di ampie capacità lessicali, che quindi sarebbe ben stato in grado di esprimere le sue opinioni con altri toni ed utilizzando altri termini, senza trascendere nell’insulto gratuito e fine a sé stesso. «Vedremo quale sarà la linea difensiva adottata dal giornalista – prosegue l’avvocato – certo è che, per riprendere il titolo di uno dei brani inseriti nell’ultimo album del rapper, scritto in coppia con l’amico J-Ax, questa è L’Italia per me: un Paese dove chi sceglie di insultare gli altri, sui quotidiani, ma anche sui social, poi ne deve rispondere. La vicenda riguarda anche Gasparri che ha tenuto un analogo comportamento, con analoghe affermazioni indirizzate a Fedez: anche in questo caso siamo ricorsi alla magistratura in sede penale, al Tribunale di Roma, la decisione del gip e attesa fra circa due settimane», aggiunge l’avvocato, ricordando che un processo civile, con richiesta di risarcimento danni, è in corso dal 2015 ed è in fase conclusiva.