Il raggio magico? Sembra un film di Verdone. Parola di Carlo Verdone
Ciò che sta avvenendo a Roma ha dell’inverosimile, con una spruzzatina di comicità. Ma è anche tutto, al tempo stesso, molto italiano. Una commedia all’italiana, insomma, proprio come nei film più applauditi di Carlo Verdone. L’attore e regista romano all’inizio tifava per Virginia Raggi, ma adesso guarda con disincanto e disillusione alla prova capitolina dei Cinquestelle.
La gente intorno alla sindaca ricorda Armando Feroci
Intervistato da La Stampa confessa tutta la sua delusione: «Questi signori che si muovono attorno alla Raggi mi ricordano Armando Feroci, il personaggio del mio film Gallo Cedrone, che alla fine si butta in politica e promette di asfaltare il Tevere per farci una strada a quattro corsie. “Così se score…”. Si ricorda? Era uno che faceva mille cose, un mitomane. Un film del ’98, ma nella sua follia è molto attuale». Però a Verdone non viene da ridere: “Sono preoccupato e arrabbiato, non vedo vie d’uscita”.
Virginia datte ‘na mossa
Ed ecco cosa direbbe a Virginia Raggi: “Datte ‘na mossa, azzera tutta la squadra e da lunedì comincia a fare quelle poche cose basilari: le buche, i rifiuti, i trasporti”. E soprattutto: inizi a circondarsi di persone serie”.
Verdone si mette nei panni del cittadino romano: “Io i conti non li conosco, ma una cosa la vedo: sono passati mesi dalle elezioni, i romani sono stremati, senza speranza, vedono il futuro come una minaccia. Ma con tutte le tasse che paghiamo almeno dei servizi minimi ce li volete dare?”. La rivoluzione grillina a Roma non si è vista, occasione persa, eppure era un’occasione “storica”. Ma per Verdone è stata buttata via anche per le polemiche interne al M5S. E Roma continua a soffocare, in attesa di una rinascita sempre più lontana.