Truffa alla Regione Lazio: finanziati corsi mai realizzati. Otto indagati
Beni per oltre 700mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Roma, nell’ambito dell’operazione “Corsi fantasma”, nei confronti di otto indagati, tra i quali cinque imprenditori e tre funzionari regionali, e cinque società che hanno illecitamente ottenuto finanziamenti pubblici per la realizzazione di corsi di formazione, in realtà mai svolti, finalizzati ad aggiornare ed accrescere le competenze dei lavoratori nell’ottica di sviluppare la competitività delle imprese.
Corsi fantasmi: la truffa della Regione Lazio
Caratteristica della truffa era incassare il primo acconto del finanziamento per poi scomparire nel nulla attraverso l’interposizione fittizia di prestanome o il trasferimento della sede legale presso indirizzi di comodo. I funzionari della Regione finiti nel mirino dell’indagine, spiegano i finanzieri, sono «intervenuti nel procedimento di approvazione, concessione ed erogazione dei fondi pubblici, hanno favorito i rappresentanti delle società beneficiarie dei fondi accogliendo, in qualità di membri delle commissioni di gara, le domande di finanziamento pur in mancanza della prescritta documentazione e dell’avvio dei corsi, oppure omettendo di revocare i finanziamenti illecitamente concessi, o ancora consentendo la presentazione delle domande al di fuori dei canali ufficiali, talvolta anche oltre i termini previsti dai bandi pubblici».