Sisma e neve: gli allevatori rischiano la vita per salvare le mandrie in difficoltà (Video)

19 Gen 2017 10:01 - di Ginevra Sorrentino

E dopo madre e figlio estratti vivi, ma in condizioni di grave ipotermia, dalle macerie da un’abitazione di Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo, crollata per le nuove scosse di terremoto.Dopo la slavina che ha investito e sommerso l’Hotel di Rigopiano. Dopo l’allarme scattato 24 ore fa su un gruppo di allevatori dispersi, nevicate insistenti, freddo e gelo si stanno abbattendo impietosamente anche sugli animali, la cui gestione in queste ore è praticamente impossibile, così come particolarmente difficili le operazioni di soccorso a loro destinate. Il maltempo non dà tregua nelle zone rimaste isolate a causa delle forti nevicate. Nelle aree rurali sono ormai moltissimi gli allevatori e il loro bestaiame in una situazione di difficoltà estrema. Gli animali sono rimasti senza cibo e senza un riparo a causa dell’inagibilità di molte stalle. Praticamente impossibile abbeverarli. Nelle immagini del video che riportiamo in apertura, allora, si vede bene come i Vigili del Fuoco provano a farsi strada per raggiungere dei bovini rimasti isolati sotto la neve.

Sisma e neve, gli allevatori rischiano la vita per salvare le mandrie

Una situazione di grave disagio che la nuova ondata sismica di ieri sta accentuando in maniera esponenziale e che rincara pesantemente la dose di disguidi e difficoltà portata dal freddo killer che ormai da troppi giorni sta infierendo sulle popolazioni interessate dal terremoto isolando le aziende, aggravando la situazione già precaria delle produzioni agricole, distruggendo interi raccolti e, soprattutto, disperdendo e uccidendo gli animali. La conta dei danni dell’ondata di freddo e di gelo che sta inesorabilmente stringendo nella sua morsa l’Italia, con gravi ripercussioni specie nel centro del Belpaese devastato dal sisma, ha già lasciato sul campo centinaia di animali. Un periodo segnato dal maltempo e dai disagi che ne conseguono: molte aziende sono rimaste isolate per problemi di viabilità e intere zone chiuse al traffico, molte serre sono state distrutte dalla quantità di neve cadute sui tetti e di vetro e, soprattutto, per quanto riguarda nello specifico la gestioni degli animali e degli allevamenti, il problema più gravoso di tutti fino a ieri è stato la mancanza d’acqua. Ora, il dramma, si aggiorna alle nuove scosse che hanno investito l’Aquilano e il Teramano in particolare.

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