La proprietà? In Botswana più tutelata che in Italia. Parola degli esperti Usa
Come in Ghana e Colombia, un po’ peggio di Botswana e Malesia. In Italia il diritto alla proprietà non se la passa proprio benissimo e a certificarlo, oltre a certi casi di cronaca, arriva la voce autorevole di Heritage Foundation e Wall Street Journal.
«Difendere la proprietà è difendere la libertà»
Nella classifica compilata dai due colossi statunitensi, nell’ambito dell’Indice della libertà economica, il nostro Paese si colloca al 54° posto, in discesa rispetto all’anno precedente. E si attesta al pari di Ghana, Colombia e Costarica e dopo Paesi come Botswana, Capo Verde e Malesia. «Difendere la proprietà significa difendere la libertà; e quando la prima è in pericolo, anche la seconda lo è», ha commentato il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
Molte tasse, poche garanzie e leggi fuori dal tempo
E a dare risalto al dato emerso dallo studio statunitense è stata proprio Confedilizia, nel corso della “Giornata internazionale della proprietà”, istituita dall’Uipi, l’Unione internazionale della proprietà immobiliare. Una occasione per lanciare l’allarme sui molti fattori che in Italia la mettono a rischio, con una particolare attenzione a quella immobiliare. «Da una tassazione patrimoniale di fatto espropriativa, che deprime un intero settore e condiziona il resto dell’economia, a una insufficiente tutela del diritto a rientrare in possesso del bene da parte di chi affitta, fino a una legislazione sulle locazioni commerciali fuori dal tempo, concausa (insieme alla fiscalità) del cimitero di negozi vuoti che caratterizza le nostre città», ha sottolineato Spaziani Testa.