D’Alema: «Per Renzi eravamo degni solo di disonorevole sepoltura»

6 Dic 2016 10:29 - di Franco Bianchini

Un altro attacco di Massimo D’Alema. Che continua a dare cazzotti politici a Matteo Renzi.  «Dovrebbe essere un po’ meno fazioso e capire le ragioni degli altri», dice. Noi «eravamo considerati degni solo solo di una disonorevole sepoltura». La scorrettezza di Renzi è evidente, «neanche l’onore delle armi ci hanno dato».

«Abbiamo dato filo da torcere»

D’Alema a Cartabianca su Rai 3 consuma la sua vendetta interna. «Gli abbiamo dato filo da torcere e dovrebbe tenerne conto», dice. «Non credo che ci possano essere rappresaglie per chi ha votato per il No. Siamo troppi». Quindi «tranquilli», aggiunge. Poi un altro attacco. «Ho sentito dichiarazioni folli che dicono “ripartiamo dal 40 per cento”».Ma i voti del referendum «non sono di Renzi». D’Alema ricorda che nel referendum della scala mobile il Pci prese il 45,6 per cento e poi alle politiche il 27 per cento.

D’Alema spegne le nuove illusioni di Renzi

«Molti di quelli che hanno votato Sì torneranno a votare a destra», avverte D’Alema. Non è il momento delle elezioni anticipate «perché manca la legge elettorale». Che tra l’altro «è in odore di incostituzionalità». Poi ancora sul referendum: «Gli italiani hanno voluto affermare un principio», spiega. «Ovvero che le regole fondamentali non possono essere imposte da una maggioranza di governo». Chi ha vinto? «Ha vinto il popolo italiano perché secondo me ha ristabilito il principio che la Costituzione non può essere alla mercé della maggioranza del momento». 

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