Aleppo è stata liberata. Ma ancora, in Occidente, non pare una buona notizia

14 Dic 2016 10:54 - di Domenico Labra

Aleppo liberata dalle truppe di Assad. Ma, purtroppo, questa non sembra ancora una buona notizia per i media occidentali. Il ministero della difesa russo ha pure fatto sapere che quasi 6mila civili, inclusi 2,200 bambini, sono stati evacuati dai distretti orientali di Aleppo nelle ultime 24 ore. E, inoltre,  che più di 360 miliziani hanno deposto le armi e si sono trasferiti nella parte occidentale della città. Ma evidentemente tutto ciò non basta. Perchè in Occidente la velina è ancora che il nemico è Assad. E qundi i russi di Vladimir Putin che lo sostengono. Più nemico Assad addirittura dell’Isis. Più nemico lui dei macellai nerovestiti di al-Baghdadi. Così vanno per adesso le cose. Mentre i soldati siriani e i russi combattono e muoiono per distruggere le enclavi del terrore jihadista, noi ci trastulliamo con le accuse all’uomo forte di Damasco. E così perciò mentre da un lato si evacuano i civili, dall’altro proprio sull’agenzia americana Ap si legge che sono ripresi i bombardamenti governativi siriani nella piccola enclave di Aleppo est ancora nelle mani degli insorti, nonostante un cessate il fuoco annunciato ieri sera. Cose riferite all’Ap da attivisti dell’opposizione ad Assad. Insomma, il cattivo è ancora Assad. E perciò non sarebbe una buona notizia che Aleppo venga tolta all’Isis. Perchè torna sotto l’egida di Assad. Meglio il terrore dell’Isis di Assad? Questa è la domanda da porsi. L’unica. La causa del disastro siriano e delle migliaia di morti che ha prodotto è tutta e solo nell’ossessione dell’America di Hillary Clinton e di Barack Obama: cercare di far fuori Assad. L’espansione dell’Isis, le armi ai ribelli che poi sono passati sotto le insegne del Califfo: tutti errori e responsabilità americani. Come l’errore precedente in Iraq. Adesso la speranza è in Donal Trump e nella prossima nuova amministrazione Usa. L’incontro con Vladimir Putin potrà essere risolutivo. E non solo per la questione siriana.

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