Vandali a Roma: serve lo sceriffo, ma la Raggi invoca il senso civico

16 Nov 2016 15:49 - di Ginevra Sorrentino
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Una felice intuizione. Arrivata nella sua compiutezza due giorni dopo i fatti che dovrebbero averla suscitata 48 ore fa, ma tant’è: meglio tardi che mai. Così, dopo lo sfregio che ha ferito al cuore Roma e le mitiche testimonianze del suo passato glorioso, il sindaco Raggi suona la sveglia a romani doc e d’importazione e, dopo aver bacchettato a suon di proclami reali sudditi, vandali ignoti e conniventi silenti, annuncia con la solennità della senteza capitolina il suo provvido rimedio contro chi deturpa Roma i  suoi beni e a tutela di cosa, di volta in volta, viene deturpato…

Vandali a Roma: la Raggi invoca il senso civico

A qualche mese dalla tempestiva riparazione che ha ricalato la mitica Barcaccia del Bernini nelle agitate acque di Piazza di Spagna – un mare aperto a tursiti, hooligans e visitatori occasionali in minaccioso arrivo da lontane periferie – è toccato come noto all’Elefantino di piazza della Minerva  – sempre del Bernini – confrontarsi con la giungla di vandali ignoti che, non è ancora stato appurato se a mani nude o con calci tirati ad un pallone, hanno comunque avuto il tempo di avventurarsi a una distanza pericolosamente ravvicinata all’inestimabile pachiderma, staccandone parte di una zanna, lasciata poi rovinare per terra, ai piedi della statuta sfregiata, dove è rimasta a giacere inerme e indifesa finchè qualche anima pia non ha pensato bene di avvisare chi di dovere dell’oltraggioso sfregio. Ma se immediato è stato l’intervento delle forze dell’ordine e dei tecnici della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma. Se tempestiva è arrivata la decisione annunciata dalla Procura di Roma dell’apertura di un’inchiesta con un fascicolo d’indagine relativo al danneggiamento dell’Elefante dell’obelisco della Minerva del Bernini, avvenuto la notte tra domenica e lunedì in piazza della Minerva – e mentre il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari resta in attesa della relazione dei vigili urbani che hanno posto sotto sequestro il pezzo della zanna divelto, e che sono in attesa di acquisire i filmati delle telecamere presenti nella zona: danneggiamento di opera d’arte il reato per il quale si procederà – il sidanco Raggi procede con più flemma e oggi, a due giorni dal deplorevole episodio, si interroga: «Come fare per proteggere i tesori di Roma? Sicuramente serve un maggior controllo e monitoraggio. Poi sviluppare quella coscienza civica e collettiva che forse un po’ manca: imparare a pensare che i beni pubblici sono beni di tutti, non di nessuno». L’occasione che ha “risvegliato” la neo sindaca di Roma Virginia Raggi è arrivata a margine dell’inaugurazione dell’area archeologica del Circo Massimo: evidentemente l’attenzione sulla necessità – sempre più estrema – di proteggere i monumenti di Roma è tornata attuale, più che dopo il danneggiamento della statua dell’Elefante a piazza della Minerva, alla vista dei monumentali resti che si affacciano sul Tevere. Meglio tardi che mai..

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