Il testamento di Caprotti: il controllo del gruppo alla moglie e alla figlia Marina
Bernardo Caprotti ha lasciato il controllo di Supermarkets Italiani, la holding di Esselunga, alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina. Estromessi Giuseppe e Violetta, figli di primo letto, impegnati in una battaglia anche giudiziaria per far valere le loro ragioni. A Giuliana Albera e alla figlia Marina Caprotti ha destinato la quota del 25% di cui poteva disporre. Insieme alla ‘legittima’ le due donne avranno il 66,7% del capitale. In questo modo ci sarebbe un socio di riferimento forte in grado di mandare in porto anche la vendita del gruppo.
Si tratta di un impero da 7,3 miliardi di euro di fatturato e 290 milioni di utile con un valore nell’ordine dei 6 miliardi.
“Faremo di tutto per salvaguardare il gruppo”, è stato l’unico commento di Giuseppe Caprotti all’uscita dello studio del notaio Marchetti dove è stato aperto il testamento di Bernardo Caprotti. Nessun commento sul contenuto del documento.