Stop alla legge sulla cannabis: schiaffo al fronte che vuole la legalizzazione
Battuta d’arresto alla Camera della proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis: l’aula ha infatti deciso il ritorno in commissione del provvedimento sul quale pendono oltre 1600 emendamenti. Una decisione che i centristi di Area popolare leggono come una loro vittoria. “Non abbiamo mai condiviso la ratio e l’impianto del provvedimento – dichiara Maurizio Lupi – sia da un punto di vista strettamente legato alla salute pubblica che al contrasto alla criminalità organizzata: è pertanto giusto che il provvedimento sia tornato in Commissione, luogo deputato alla discussione degli emendamenti. Rimandiamo al mittente le accuse di ostruzionismo, invitando tutti al confronto nel merito dei nostri emendamenti, il cui obiettivo è riportare sui giusti binari un provvedimento dannoso, riaffermando due principi cardine secondo cui non esistono droghe innocue, leggere o come le si voglia definire, e l’uso terapeutico è un’altra cosa che invece trova il nostro sostegno sul piano della salute pubblica” .
Chi parla di “ostruzionismo proibizionista” è Benedetto Della Vedova, promotore dell’intergruppo “Cannabis legale”: “Si arriverà ai voti sull’ostruzionismo proibizionista di Ap e del centrodestra, mi auguro non monolitici, e capiremo chi vuole togliere un mercato di massa al monopolio criminale e chi vuole lasciare le cose esattamente come stanno oggi”.
Si augura infine un accordo in commissione Daniele Farina, deputato di Sinistra italiana, che – osserva – “non potrà riguardare soltanto l’accesso agli usi terapeutici ma anche gli altri punti di riforma della 309/90, tra i quali la coltivazione per uso personale”.