Referendum: «Il fronte del Sì ha già speso tra i 15 e i 20 milioni. Chi paga?»
«Qualcuno sta per caso monitorando le spese del fronte del “sì” per questa loro faraonica campagna elettorale? Qualcuno sta controllando se le occasioni istituzionali non si siano poi tramutate in comizi propagandistici per il “sì”?». A chiederlo dalla sua pagina Facebook è il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta.
La provocazione ai giornali: «Preparate inchieste?»
L’esponente azzurro, inoltre, domanda se qualcuno dei giornali mainstream si sia posto questa domanda e, magari, abbia ipotizzato di approfondire l’argomento. «Qualche giornalone sta mettendo in cantiere un’inchiesta in merito ai milioni di euro spesi da Renzi per promuovere la sua schiforma?», domanda Brunetta, aggiungendo che «potrebbe farlo l’ottimo Foglio di Cerasa».
«Per il sì al referendum già spesi tra i 15 e i 20 milioni»
«Guru americani, esperti di internet, comunicatori, spot televisivi e radiofonici, manifesti 6×3 ovunque, pubblicità, video propagandistici online, e tanto altro ancora. Chi paga tutto questo? Il Pd, il Comitato per il “sì”, Palazzo Chigi? Almeno in questo – sottolinea il capogruppo azzurro alla Camera – sarebbero auspicabili chiarezza e trasparenza». Una richiesta valida a maggior ragione se i conti approssimativi ipotizzati in casa Forza Italia dovessero corrispondere a quelli reali. «Da una nostra prima stima – rivela Brunetta – il fronte del “Sì” ha già speso tra i 15 e i 20 milioni di euro. Qualcuno smentisce? Altro che risparmi dei costi della politica! Renzi dice una cosa e fa sempre il contrario, almeno in questo è coerente».