Napoli, estorcevano soldi agli automobilisti: sospesi 13 poliziotti

14 Ott 2016 13:59 - di Guglielmo Federici

Sono accusati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa da pubblici ufficiali in atti pubblici, simulazione di reato e danneggiamento aggravato, 13 agenti e sottoufficiali in servizio alla sezione Polizia Stradale di Napoli, sospesi dal servizio dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della Procura. Secondo quanto emerso dalle indagini, affidate agli stessi colleghi dei 13 indagati, gli agenti intimorivano i fermati per un controllo stradale, contestando vere o presunte infrazioni al Codice della strada “in maniera tale – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Nola, Paolo Mancuso – da riuscire ad ottenere un assoggettamento psicologico delle vittime inducendole infine a fornire loro somme di denaro”.

Poliziotti infedeli, anche un finto conflitto a fuoco

E’ emerso inoltre che i poliziotti e i sottoufficiali indagati si accontentavano anche di cifre modeste, commisurate a quelle che ritenevano le condizioni economiche delle vittime. Le indagini sono partite dalla denuncia di un imprenditore vessato dagli uomini della polizia stradale che “presidiavano” il suo deposito. I colleghi hanno intercettato i poliziotti infedeli anche con intercettazioni ambientali e li hanno ripresi grazie all’installazione di telecamere nelle loro auto. E’ stato inoltre scoperto che alcuni degli agenti sospesi avevano inscenato un finto conflitto a fuoco in località Lago Patria, nel Comune di Giugliano (Napoli) per ottenere riconoscimenti per la loro attività. I poliziotti avevano riferito che da un veicolo fermato per controlli era stato aperto il fuoco contro di loro, che a propria volta avevano risposto. Secondo il procuratore di Nola Mancuso, l’ operazione ha messo fine alle condotte dei poliziotti infedeli grazie anche “alla pregevole condotta della squadra di polizia giudiziaria della stessa polizia stradale delegata per le indagini”. Gli agenti sospesi dal servizio sono Vincenzo Caianiello, di 57 anni; Corrado Mazzarelli, 54; Giuseppe Moramarco, 52; Lucio Papa, 47; Alfonso Esposito, 52; Pasquale Golino, 55; Giuseppe Vallone, 41; Giovanni Laezza, 44; Gennaro Santillo, 45; Antonio Pezzella, 42; Salvatore Di Biase, 41; Federico Nisi, 42, e Massino Giuseppe Minicozzi, di 46.

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