Spalletti: «Totti è un genio. Se lascia la Roma, me ne vado anch’io. Va bene?»

17 Set 2016 15:09 - di Redazione

«Se Totti il prossimo anno continua a giocare sono l’allenatore della Roma, se Totti non gioca non sono l’allenatore della Roma». Si chiude così la conferenza  stampa di Luciano Spalletti alla vigilia della trasferta in casa della Fiorentina. Il tecnico giallorosso, ancora una volta stuzzicato sul ruolo e la gestione del numero 10, ribadisce di considerare il capitano «un genio» ma allo stesso tempo sottolinea che «la Roma non vincerà mai niente se è solo Francesco. Da solo non basta, serve altro».

Spalletti provoca: Totti è un genio

«Più di dire che Francesco è un genio che devo fare? Poi secondo me ha un’età e va gestito in una certa maniera, e soprattutto deve darmi una mano a far crescere altri calciatori importanti», spiega Spalletti alla stampa sperando che il capitano lo aiuti a  diffondere questo modo di pensare di squadra. «Lo scorso anno – aggiunge Spalletti –  ha dato un contributo fondamentale per arrivare alla vittoria, ma la possibilità di giocarsi il preliminare di Champions l’ha creata anche il resto della squadra, non soltanto lui. Il record di punti in un girone di ritorno l’ha determinato la Roma, non un calciatore solo. Totti è un giocatore straordinario, ma la Roma non vincerà mai niente se è solo Francesco. La Roma deve essere anche altre cose».

Il ring con la stampa a Trigoria

Polemico con le critiche dei giornalisti, Spalletti chiarisce ancora: «Purtroppo Totti secondo me viene usato in maniera sbagliata, e anche Francesco lo avverte questo. Io non voglio togliergli niente, cerco solo di trovare altri riferimenti come lui. A voi invece non interessa. Francesco si usa a prescindere per spaccare la Roma perché si sa poi che quando si dà potere totale a una persona accade questo. Io non sento parlare bene di niente, la società non va bene, il dg non va bene, l’allenatore non va bene Ci sarà una cosa che vi va bene dentro la Roma?». Sarà il campo di calcio – conclude Spalletti ai giornalisti convocati a Trigoria – a dire se questa sarà l’ultima stagione di Totti. «Voi mi volete attribuire la fine della sua carriera, ma io non la voglio questa responsabilità. E se dico invece che continuo ad allenare la Roma solo se anche lui continua a giocare? Come mi rispondete? Che ce l’ho con lui?».

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