L’Anac boccia le nomine Rai di Renzi e Dall’Orto: c’è conflitto d’interessi

15 Set 2016 19:44 - di Paolo Lami

Mancato utilizzo del job posting, cioè l’annuncio della posizione vacante per effettuare una ricognizione interna nelle procedure di selezione dei dirigenti. Conflitto di interessi per una delle posizioni selezionate rispetto a chi ha curato la selezione. Irregolarità sulle posizioni di Direzione staff della Direzione generale e quelle di Responsabile relazioni con i media presso la Direzione Relazioni esterne. Sono le conclusioni, dell’Anac sulle 21 nomine di manager esterni in Rai.
Ma, soprattutto, la bocciatura dell’Anac sulle nomine in Rai fatte da Renzi & Dall’Orto punta il dito su un pesante conflitto di interessi e riguarda una figura apicale della Rai, il cosiddetto Chief Security Officer, il manager che governa tutta l’area Security and Safety dell’azienda di viale Mazzini. Un ruolo delicatissimo. Una vicenda controversa già balzata agli onori delle cronache per la sfacciata arroganza con la quale la governance Rai e il presidente del Consiglio hanno deciso di procedere.
«La società incaricata della selezione – scrivono dall’Anac nel documento con il quale censurano pesantemente la vicenda – ha proposto la candidatura del figlio di uno dei propri soci», Genséric Cantournet, una lunghissima carriera militare nelle forze armate francesi, ex-manager Telecom. La vicenda è talmente spudorata che è subito scoppiato il putiferio.
I vertici Rai hanno ritenuto e comunicato, nelle audizioni organizzate durante l’istruttoria dell’Anac, che il conflitto d’interessi era stato superato, perché la stessa società di selezione, la Salvia, Cantournet & Partners, lo ha “riscontrato” e ha quindi condotto la selezione su una pluralità di candidature. Ma il posto, però, è finito, comunque, al figlio del proprietario della società di cacciatori di teste, Genséric Cantournet che, infatti, ricopre in Rai il ruolo di Chief Security Officer coordinando e gestendo tutta l’area Security e Safety della Rai. Dall’azienda di cacciatori di teste replicano che Bernard Cantournet, papà di Genséric e socio di minoranza e amministratore delegato della Salvia, Cantournet & Partners non si è mai occupato di valutare il figlio. Insomma si sarebbe astenuto.
Ma l’Autorità di via Minghetti ritiene che il problema sia tutt’altro che superato in quanto «la società che ha fatto la selezione», pur avendo dichiarato l’esistenza di un conflitto di interesse potenziale, ha proceduto a valutare la candidatura del figlio di uno dei propri soci, proponendolo come il candidato che «presenta le migliori caratteristiche». Il braccio di ferro fra il duo Renzi&Dall’Orto da una parte e l’Anac di Cantone dall’altra prosegue.
La delibera dell’Anac, infatti, al termine dell’istruttoria condotta sulle nomine di 21 manager esterni, è stata trasmessa al presidente della Rai, al responsabile della prevenzione della corruzione della Rai, al Ministero dell’Economia, competente per valutare profili di sua competenza legati a un eventuale danno erariale.
Sono inoltre stati trasmessi alla Corte dei Conti, procura regionale del Lazio, oltre alla delibera, gli esposti che il Codacons ha inviato all’Anac con richiesta di avviare un’istruttoria sull’ammontare degli stipendi dei dirigenti Rai.

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