Capalbio, blitz leghista: «siamo qui per vedere i radical chic anti immigrati»

20 Ago 2016 16:57 - di Paolo Lami

L’assessore veneto allo sviluppo economico, il leghista Roberto Marcato, si è presentato oggi a Capalbio «in segno di provocazione» dopo la notizia della protesta contro le modalità di assegnazione degli alloggi agli immigrati, 50 dei quali dovrebbero essere sistemati in alcune villette di Capalbio, il famoso buen retiro tirrenico della sinistra radical chic.
«Sono appositamente venuto, in questo torrido sabato ferragostano a Capalbio – spiega nella sua pagina Facebook che in pochi minuti ha già totalizzato centinaia di “like” – perché mi dicono che qui ci sia una normativa urbanistica innovativa e rivoluzionaria. Sembra, infatti che prevedendo l’insediamento di aree urbane con villette “eleganti” e relativi proprietari dotati di pareo, mojito, ciabatte infradito, un po’ scazzati un po’ no (d’ordinanza) l’area diventi automaticamente interdetta a soggetti, riporto testualmente «provenienti con mezzi di fortuna da altri continenti. Insomma un piano regolatore “clandestini free zone“. Appena in possesso di questa normativa urbanistica – aggiunge Marcato – sarà mia cura inviarla a tutti i sindaci e ai prefetti dell’italico suolo».
Marcato racconta di aver parlato con la gente di Capalbio «e di non avere trovato una sola persona che non sia arrabbiata contro l’amministrazione comunale: se tocca alla povera gente subire gli arrivi questa protesta è razzismo – conclude – se tocca invece ai proprietari delle villette radical chic è giusto. Io non ci sto».

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