Violenza sessuale nel Sulcis, condannati un sindaco del Pd e il vice

4 Lug 2016 14:22 - di Monica Pucci

Tutto era iniziato con la denuncia di tre giovani precarie della “Domuservizi”, che avevano raccontato una lunga serie di pesanti molestie sessuali sul posto di lavoro, in municipio. Una volta il vicesindaco avrebbe perfino infilato 50 euro nella scollatura di un’impiegata, mentre il sindaco si sarebbe invece fatto portare da un’amica in ufficio un’ignara dipendente che sarebbe stata poi molestata. Oggi è arrivata la condanna a due anni  di reclusione per violenza sessuale di lieve entità, ma l’assoluzione dalla concussione e dai maltrattamenti, per l’ex sindaco di Domusnovas (Sulcis), Angelo Deidda, al termine del processo per molestie sessuali nei confronti delle lavoratrici della coop “Domus servizi srl”, incaricate delle pulizie degli edifici pubblici. A due anni e dieci mesi, perché ritenuto colpevole anche di concussione oltre che della violenza sessuale, è stato condannato, invece, Marco Cuccu, l’ex vicesindaco. L’accusa aveva chiesto condanne per entrambi a sei anni e mezzo di carcere, ma il collegio della prima Sezione penale del Tribunale di Cagliari ha ridimensionato il peso delle condanne. Erano stati indagati per le presunte molestie sessuali (ricomprese nel reato di violenza sessuale), tentata concussione e minacce nei confronti di due precarie di una società di servizi che lavoravano nel Comune sulcitano. Davanti al collegio, presieduto da Mauro Grandesso i due ex amministratori comunali si sono dovuti difendere dalle accuse di due lavoratrici della coop addette alle pulizie degli edifici, assistite come parte civile dall’avvocato Anna Maria Busia. Al termine di una camera di consiglio durata due ore, Deidda e Cuccu, difesi dai legali Patrizio Rovelli e Maria Grazia Monni, sono stati condannati ma a una pena ridotta. Deidda, esponente locale del Pd, era stato eletto nel 2011 con una lista civica di centrosinistra e si era ripresentato a sostegno di un altro candidato nel 2016.

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