Sangue e arena a Valencia, giovane torero incornato e ucciso
Non accadeva dal 1992: un torero, Victor Barrio, di 29 anni, è morto dopo essere stato ripetutamente incornato da un toro durante una corrida in un’arena di Teruel, a 140 chilometri da Valencia, in Aragona, durante la feria dell’Angel. Barrio era di Segovia. Il toro che lo ha ucciso pesa 529 chili, ha quattro anni e si chiama Lorenzo. Le cornate hanno raggiunto il torero ai polmoni e a niente sono serviti i soccorsi immediati dei medici, come riporta l’agenzia Efe. Il toro ha prima sollevato Barrio e poi lo ha colpito per almeno quattro volte sul fianco e poi sul petto. Il premier Mariano Rajoy ha espresso il proprio dolore alla famiglia del giovane torero.
Il torero si chiamava Victor Barrio, aveva 29 anni
È prevedibile che la morte del torero Barrio riaccenderà il mai sopito dibattito sulle corride spagnole. Com’è infatti noto, l’opinione pubblica spagnola è molto divisa sul mantenere in vita l’antica tradizione della tauromachia. Favorevoli ad abolirla del tutto sono soprattutto gli animalisti che ne contestano le modalità e soprattutto le finalità. È tuttavia difficile che riescano a spuntarla, anche perché la tragica sorte di Barrio è messa nel conto da ogni torero.
Nel 2014 e nel 1979 corride sospese per mancanza di matador
Gli spagnoli ancora ricordano, infatti, quel che capitò solo due anni fa, nel 2014, durante i festeggiamenti di San Isidro, il patrono di Madrid, quando gli organizzatori furono costretti a sospendere la corrida per mancanza di matador dopo il ferimento grave di tutti e tre i toreri, incornati da due tori dal peso di mezza tonnellata a Plaza de toros de Las Ventas, uno dei templi della tauromachia. Lo stesso era accaduto nel 1979, quando per lo stesso motivo vennero sospese addirittura due corride.