Blitz antiterrorismo, decine di arresti: volevano colpire durante Belgio-Irlanda
L’attacco era imminente: ancora una volta il Belgio nel mirino del terrorismo. La prevenzione, però, in questo caso ha fatto la differenza: e così, almeno 12 persone sospettate di preparare un agguato mortale sono state arrestate dalla polizia belga dopo un blitz effettuato in una quarantina di appartamenti sul territorio, soprattutto a Bruxelles. I sospetti fermati nella notte nel blitz antiterrorismo pianificavano attentati da compiere in particolare oggi, giorno della partita Belgio-Irlanda. È quanto riporta il sito della tv fiamminga VTM, che cita fonti ascoltate dal suo giornalista Farouk Ozgunes. «La polizia è intervenuta prima che un attentato potesse verificarsi», ha detto il giornalista. Di più: secondo la tv belga RTBF, alcuni degli uomini fermati la notte di venerdì nella maxi retata antiterrorismo, già seguiti da giorni dalla polizia, si aggiravano in auto nel centro di Bruxelles, in particolare nella fan zone di Euro 2016, a Rogier, dove è stato installato un maxischermo che trasmette le partite della nazionale belga. È quindi «un’ipotesi plausibile», riporta RTBF, che l’obiettivo dei terroristi fosse quell’area, dove dalle 15 di oggi (sabato 18 maggio ndr) viene trasmesso l’incontro Belgio-Irlanda.
Blitz in Belgio: decine gli arresti, centinaia le perquisizioni
Di più: i media belgi danno notizia di un maxi blitz: e infatti, oltre alle case sarebbero state perquisiti anche 152 garage. La polizia ha interrogato finora 40 persone e 12 di loro sono state arrestate. Il giudice deciderà nelle prossime ore sull’eventuale conferma della loro detenzione. Un’azione ad amio raggio: i fermi – si evince da quanto fin qui trapelato dalla maxi indagine preventiva – sono stati effettuati soprattutto nei comuni di Bruxelles, Molenbeek, Schaerbeek, Anderlecht, Koekelberg, Berchem-Sainte-Agathe, Evere, Forest, Watermael-Boitsfort, Ganshoren, Zaventem, Ninove, Wemmel, Fleurus, Tubize e Liegi. Stretto riserbo, però, sull’identità dei sospetti che al momento non è stata rivelata.
Blitz in Belgio, la procura: «L’attacco era imminente»
E via via che passano le ore i media diffondono dettagli sul maxi blitz antiterrorismo della polizia belga che, a quanto riferito dal quotidiano belga Le Soir, sarebbe scattato nella notte dopo un’intercettazione telefonica in cui si parlava di «attacco imminente». Di più: a riguardo, e sempre secondo quanto riportato dal quotidiano belga, la procura ha fatto sapere che nel corso dell’operazione antiterrorismo «non sono state trovate né armi né esplosivi», aggiungendo però che «gli elementi raccolti nel quadro dell’indagine necessitavano di un intervento immediato».
Blitz in Belgio: a rischio raduni di folla per Euro 2016
Tutti i luoghi affollati in Belgio, tra cui le piazze e i locali dove ci sono i maxi-schermi per gli europei di calcio, sono obiettivi a rischio: lo riferisce una fonte giudiziaria a Le Soir nell’ambito dell’operazione antiterrorismo che ha portato all’arresto di 12 persone in Belgio.
Blitz in Belgio: premier e 4 ministri sotto alta protezione
Non solo: l’antiterrorismo ha rilevato un’ulteriore minaccia, non legata agli arresti. E allora, diversi ministri del governo e il premier belga sono stati messi sotto alta protezione dalla polizia in seguito ad una nuova valutazione dell’Ocam, l’antiterrorismo belga. La mossa non è legata agli arresti di venerdì notte e all’eventuale minaccia ad essi collegata. Lo riferiscono Het Nieuwsblad e la tv RTBF. L’Ocam ha stimato che la minaccia terrorista pesa in particolare su quattro esponenti del governo: il premier Charles Michel, il ministro degli esteri Didier Reynders, dell’interno Jan Jambon e della giustizia Koen Geens. Assieme alle loro famiglie, una trentina di persone in tutto, sono stati messi sotto alta protezione dalla polizia da venerdì sera.